Io sono un TA...
ed essendo un TA sono sempre, costantemente, incazzato come una bestia.
E come se non bastassero i miei studenti a farmi imbestialire.. ci si mettono pure quelli degli altri. Giovedi` scorso quei minchioni hanno fatto l'esame finale. Finale nel senso che io, a loro, li stronco, e definitvamente. Dovete sapere che in nome dell'uniformita` di giudizio, in questo paese ogni TA corregge un solo esercizio per tutti gli studenti. Tutti quanti.
Ora immaginatevi voi di dover correggere trecentoventiquattro volte lo stesso cazzo di problema. Di trovare centotrentasette volte lo stesso, identico, fottutissimo errore, che proprio ti rendi conto che non hanno capito -assolutamente- niente. Arrivato a meta` hai gia` affinato il senso dell'olfatto; solo annusando il foglio di carta riesci a trovare tre errori e sai gia` quanti punti toglierai. A tre quarti la tua uniformita` di giudizio e` stata biondamente fanculata e sostituita da un discreto, sano e molto piu` appagante cinismo.
Un chilo e mezzo di carta che lunedi` dovro` riordinare, graffettare e ordinare alfabeticamente. Come se a quegli insulsi gliene fregasse qualcosa di quello che hanno sbagliato. A loro basta il voto, il numerello; mentre gli dai zero, gia` lo sai che ti sfrantecheranno i coglioni fino a quando non otterranno un punto in piu` questi pezzenti.
Io, che non sono Gesu` Cristo, non dico ama il prossimo tuo come te stesso. Io li sego, tutti, tanto, questa volta, prima che passi loro anche solo per l'anticamera del cervello di venire in Rue Mouff' a mendicare partial credit per le emerite stronzate che hanno scritto, il mio aereo sara` gia` partito.
E che nessuno mi parli di penne rosse per i prossimi tre mesi---