Song of the day

28.2.08

Memoirs of a TA [Parte II]

DISCLAIMER
Questo post e` opera di fantasia, ogni riferimento a persone
o cose realmente esistite e` da ritenersi del tutto casuale.


Io sono un TA...
ed essendo un TA sono sempre, costantemente, incazzato come una bestia.
Le pensano tutte per farmi imbestialire, gli studenti. Studenti.. Certo, si fa per dire: non studiano neanche per sbaglio questi nullafacenti. Sei li`, che stai correggendo per la centosettesima volta lo stesso fottutissimo problema uno e ce ne fosse uno, dico uno che abbia una vaga idea di quel cazzo che sta facendo. E tu li`, stremato, di fronte alla pila di compiti che hai corretto, finalmente metti l'ultima croce, scrivi l'ultimo NO e con una soddisfazione senza pari riporti il punteggio nella apposita casellina. Rosso. Cristallino. Rotondo.

Zero.

Zero su quaranta, capra che non sei altro. Eccheccazzo. E son soddisfazioni!
Io.. che non sono Gesu` Cristo, non so dire: Padre, perdonali perche' non sanno quello che fanno.
Se questi pezzenti non sanno quello che fanno io gli faccio il culo.
E tu, dopo tre giorni a correggere i loro esami, nei buchi tra un seminario e una lezione... pure in autobus tornando a casa che fuori piove.. con il tuo capo che ti incontra al caffe' e ti piglia per il culo perche' non hai ancora finito il conto che ti aveva dato da fare venerdi` scorso... finalmente, ti sei liberato di questi inetti. E non ti pare vero. Guardi l'ora. Le dieci..

Dubbio...

Che giorno e` oggi? Mercoleporcaputtana no!
E invece si. Fottutissime office hours. E nel mentre esatto in cui te ne rendi conto, puntuale come solo le disgrazie peggiori riescono ad essere, spacca l'ultimo rintocco delle dieci --DING-- l'ascensore, inesorabile, s'apre.

--continua--

23.2.08

We made it!




Grazie a tutti quelli che hanno fatto di questa missione una realta` (e siamo in tanti!). La versione qui e` in formato ridotto e ha il fastidioso watermark di Youtube, quella sul loro sito ne e` priva e se poi proprio proprio amate l'alta definizione o siete dei puristi, posso fornire l'originale per posta elettronica.

Manitu` benedica il Granducato.
Jacopo

22.2.08

Memoirs of a TA [Parte I]

DISCLAIMER
Questo post e` opera di fantasia, ogni riferimento a persone
o cose realmente esistite e` da ritenersi del tutto casuale.


Io sono un TA...
ed essendo un TA sono sempre, costantemente, incazzato come una bestia.
La sveglia suona alle sei e trenta del mattino, puntuale. E no, non puoi spegnerla e voltarti dall'altra parte. No! Alle otto devi essere nel seminterrato del dipartimento a parlare di matematica a gente che non ha un cazzo di voglia. E tu sei li, davanti a questa lavagna nera, che ti sei preparato la lezione la sera prima che avresti tanto preferito suonare ma no! Non si puo`. E` tua Responsabilita`.
E allora inizi, chiedi se ci sono domande, e no, figuriamoci se qualcuno alza la mano. Tutti hanno capito tutto. Cristallino, chiaro come il sole.
Allora ti metti a fare un esercizio, di quelli che non facevi dal primo quadrimestre della terza liceo e questi qui sono al second'anno di universita`. Di quelli che ti sei dimenticato anche che esistessero. E per sentirti meno imbecille tenti di coinvolgerli, fai lo spiritoso, li senti ridere, almeno non dormono. Ma poi...
Poi fai una domanda... una di quelle domande che ti aspetti abbia una risposta istantanea, corale come la risata di prima. Neanche ti volti, sei li con il gesso sulla lavagna aspettando che venga pronunciata la parola zero.

Silenzio.

Ti volti e ti stupisci del fatto che esistano ancora. Ti guardano. In silenzio. E tu guardi loro...
C'e` quello inebetito: quello che sembra stia guardando due aule dietro la tua lavagna, sorride assente e gli leggi negli occhi: modalita` risparmio energetico.
C'e` lo stupito: quello che ti fissa con la bocca semiaperta, gli occhi vacui, un sopracciglio alzato che' gli sembrava di capire e poi... inaspettatamente... si e` reso conto che non capiva un cazzo.
C'e` l'ispirato: quello che ti guarda con sguardo felice e annuisce convinto. E tu ti domandi che cazzo stia annuendo a fare...
C'e` il cogitabondo: quello che si fa i cazzi suoi in posa da pensatore di Rodin e nel frattempo, con la coda dell'occhio, controlla la posta sul portatile.
C'e` quello che sa la risposta eppero` e` sbagliata: sguardo intenso, lingua fuori, mano alzata.

E allora giocoforza.. cedi. Gli dai la parola e un po' ci speri. Dai, dai che ce la fa'.
E lui, ineluttabilmente, dice una stronzata.
Tu allora, sconfitto, ritagli il tuo rettangolino sulla lavagna e spieghi per la settima volta in due settimane che si: due fottuti vettori sono ortogonali se il loro prodotto scalare e` zero. Eccheccazzo.
E quindi continui, avanti, sempre avanti, incorruttibile, fino a che sono le nove meno dieci, quando ormai sei in preda allo sconforto piu` totale e la classe e` finita, andatevene in pace. Tu cancelli la lavagna, chiudi il librone di Calculus da sei chili, sogni di poterti andare a prendere un caffe' ma..
No. Non puoi.

Non puoi che' gia cominciano ad entrare gli studenti della seconda sezione, quella delle nove.
Comincia la seconda ora.

--continua--

12.2.08

Primaries in MD [Parte II]

Oggi si sono concluse le primarie qui in Maryland, con la vittoria prevista di Obama sul fronte democratico e quella di McCain sul fronte repubblicano. Particolare curioso: i seggi sono stati chiusi un'ora e mezzo piu` tardi per permettere di votare a molti rimasti intasati nel traffico. Motivo dell'allumacamento delle strade? Dieci minuti di freezing rain. E se qualcuno non sa cosa sia questa "pioggia che ghiaccia", basta che guardi come ha ridotto la sella della mia bici per capire in che condizioni potevano trovarsi strade e marciapiedi.
Ieri invece e` stato il gran giorno proprio di Obama in campus. Davanti a una folla di piu` di quindicimila (!) persone che riempivano un gremito Comcast center (il palazzetto di basket) e che lo osannavano gridando Yes we can, il candidato a presidente e` uscito sfoggiando un sorriso a 37 carati tra le note di City of Blinding lights degli U2, le urla dei ragazzini e i flash delle fotocamere (mettero` il video sul Youtube quando ho un attimo di tempo).

Il suo discorso, quarantacinque minuti di ottima retorica, e` basato sul caposaldo fondamentale di rimettere a posto quel che l'amministrazione Bush ha rovinato; poi istituire l'Healtcare pubblica per tutti e far tornare a casa i nostri figli dall'Iraq, abbassare le tasse universitarie e aumentare il livello dell'educazione per competere con Cina e India.
Ora, puta caso che che si riescano a trovare i soldi per dare a tutti un Healthcare decente senza mandare ulteriormente a spasso per l'Aurelia la gia` malata economia USA...
E puta pure caso che magicamente in Iraq sparisca ogni tensione una volta che our sons levino le tende e se ne tornino in patria. Chissa`, magari ha davvero qualche asso nella manica.
Ma io ho una certezza inossidabile. La mia seppur breve esperienza come assistente mi permette di asserire con assoluta e matematica certezza che no, niet, nein, assolutamente, non se ne parla nemmeno, non c'e` verso: l'ultima delle sue promesse e` visibilmente irrealizzabile.
Gli studenti di qui caprae sunt et caprae manent.
Ma di questo parlero` in un altro post.

Manitu` faccia sciogliere il ghiaccio che domani devo alzarmi presto.
Jacopo

10.2.08

Primaries in MD [Parte I]

Martedi` le primarie sbarcano in Maryland, Virginia e DC; e visto che non c'e` nulla da ridere sulla politica italiana, almeno posso divertirmi con la politica di qui. In Maryland i democratici hanno la vita facile e tra di loro Obama avra` probabilmente la meglio, ma il clan dei Clinton tenta il tutto per tutto facendo scendere in campus Chelsea a limare qualche voto al rivale.
Ovviamente non c'era tutta questa gente riunita in fronte al McDonalds della Union; un manipolo di giornalisti, studenti e curiosi a fare domande scontate e a esprimere il proprio supporto per il Clan Clinton. Una ragazza ha pure letto una poesia (roba da terza elementare) a Chelsea che si e` ovviamente commossa e poco poco ci scappava il piantino. Ha parlato del programma della prima presidentessa donna degli Stati Uniti, ha criticato l'amministrazione attuale, ha detto che come suo padre prima, sua madre ora e` fondamentale per cambiare questo paese in meglio. Ordinaria campagna elettorale, pure un po' svogliata se mi e` concesso il termine (vorrei vedere te a parlare a una platea di meno di cento persone in mezzo ai fast food). Tutto si e` sbrigato in una mezz'oretta. Poi l'attimo di celebrita`, con la fila di persone che le chiedevano un autografo o una foto. E quindi, dopo Itzhak e Jeremy/Jarrett, eccomi con la piccola Clinton.
Vediamo chi mi capitera` di incontrare domani... :)

Manitu` benedica questo stato.
Jacopo