Song of the day

28.7.06

Moving out....

Una zaffata del pungente odore della vernice fresca mentre uscivo da casa mi ha fatto uscire dal consueto stato di intontimento post-letargico e ha tutto d'un tratto illuminato la mia mente.
Andato via..
Il sorridente e cortese vicino con cui condividevo la connessione Internet a casa ha finito i suoi studi e se ne e` tornato in Taiwan. E naturalmente mi ha lasciato, diciamo cosi`, a piedi. Eh questi problemi di comunicazione.. avevo capito che se ne sarebbe andato a fine Agosto, e invece... mi ricorda un po' la Fortuna con Murthy (--Ma allora e` un problema di italiano!--).
Fatto sta che per ora sono senza Internet a casa. Spero di trovare al piu` presto qualcuno che sia disposto a condividerla con me per il mese che mi rimane da passare li, oppure saro` costretto a passare alle maniere forti. ;) Il pinguino tornera` presto a bazzicare tra i vostri Skype, non temete!

Per il resto qui va tutto discretamente bene. Non ci sono temperature davvero estreme, ma la curva notte-giorno e` molto molto piatta, considerando pure il fatto che di notte l'umidita` sfiora i livelli di condensazione.

Si torna al lavoro!

Jacopo

24.7.06

Keeping on studying..

Ciao a tutti!

Le mie giornate proseguono noiosamente chine sui libri, a guardare il sole che gira nel cielo e sperando ogni giorno di riuscire a risolvere un po' piu` di problemi del giorno prima.
Non riesco a capire per quale assurdo motivo uno debba conoscere tanta algebra per fare l'esame di topologia...
Appena ho un po' di tempo metto a posto le foto di NY e ne posto un paio.
Ciao a presto.. fatevi sentire... Anche solo per dire ciao!

Jacopo

18.7.06

Kiss the rain..

Appena finito di scrivere un post acido e arrabbiato ho deciso di lasciarlo li per un po' per vedere se magari con il tempo sarebbe maturato e addolcito un po'. E allora un'ora e mezza in piscina, con il sole che si nascondeva dietro le nuvole sempre piu` scure. Si stava avvicinando finalmente un temporale. L'aria qui da due giorni e` immobile e rovente. Ma a poco a poco un po' di brezza si faceva strada tra gli alberi che si stiracchiavano e lasciavan cadere le foglie bruciate dal caldo dei giorni passati. Poi il cielo si e` a poco a poco coperto di nuvole. E poi dalle nuvole finalmente la meravigliosa pioggia. Meravigliosa perche' uguale in tutto il mondo, anche in questo posto dimenticato dagli dei. L'odore cosi' familiare, le gocce tra i capelli. Mi sono dimenticato di tutto cio` che ho pensato prima. Tutto e` stato lavato via dalla pioggia, come il giallo stanco dell'erba che domattina risplendera` verde al sole.

Jacopo

Addendum: Ho pescato la registrazione (dalla radio) del concerto di Lucca dell'altra settimana. Waters ha concesso la trasmissione della sola prima parte, purtroppo. Per ora possiamo accontentarci. Lo metto sulla scratch, ma chi non puo' prenderla da li e ne vuole una copia me la chieda e trovero` il modo di fargliela avere.

14.7.06

Next stop: New York City.

Domattina si vola via, finita questa lunga e intensa vacanza Italiana si parte per tornare al lavoro. Ma prima di sbattere i denti sui problemi dei Qualifying Exams gli ultimi sgoccioli di vita mondana passano ancora una volta per la Grande Mela. Un paio di giorni in compagnia del nostro vecchio Carlo passeranno in fretta, ma oramai e` poi tempo di studiare.
Mi ha fatto bene risciacquare i panni nel Sile, in Arno e nella Senna. Mi sono finalmente liberato di due anni di stress. Grazie a tutti, grazie a tutti quanti. Mi ha fatto piacere conoscervi in mezzo i miei vecchi amici, o incontrarvi per caso in treno, o ritrovarvi dopo molti anni, o riscoprirvi sempre nostalgicamente eguali a come ricordo e salutarvi con un abbraccio stretto. Mi ha reso felice condividere emozioni tanto forti con alcuni di voi, mi ha dato molto di quel che mi mancava e che mi manchera` ancora. Mi dispiace solamente di non essere riuscito a vedere tutti coloro che avrei voluto.
E domattina si vola. E si ricomincia.

Manitu` benedica l'America.

Jacopo

13.7.06

Shine on you crazy diamond (Parte II)

Scintille dorate volano alte sul palco al primo giro di basso. E` In the Flesh, e i brividi ti mordono le braccia nonostante il calore della piazza. La pelle d'oca sale e ti stringe le gambe. Ci siamo. Ci siamo davvero.
Le luci tinte dei sette colori dello spettro si muovono intorno allo schermo rotondo dove si fanno vedere i due martelli di The Wall.
Una galassia, ed e` li che inizia brillare Shine on con la sua inconfondibile introduzione. Dallo schermo sorge la figura in rosso di Syd Crazy Diamond Barrett. Applausi, tanti, e una triste smorfia di Roger Waters... Remember when you were young, you shone like the sun.
Una mano che armeggia alla radio e` come se desse il la. Waters imbraccia la chitarra acustica e comincia a ritmare gli accordi della struggente Wish you were here e la voce, rotta, dice:
"We dedicate this whole evening to Syd Barrett, friend, and particularly this song."
Cantare con tutta la voce che ti puo` uscire dai polmoni; andare in alto, sentire la gola che non regge e che il suo suono si frantuma; sentire che la voce non ti sale piu` ma voler dire lo stesso, dire, dire con tutti gli altri quanto vorresti che quel tuo qualcuno fosse qui.

Qualche canzone del proprio album da solista, proprio oggi la tragicamente attuale Leaving Beirut...
Oh George! Oh George!
That Texas education must have fucked you up when you were very small..

e poi Amused to death che fa vibrare il petto di tutti al momento dell'esplosione.
Il palco sbuffa fuoco ad accompagnare la musica sempre piu` alta e chiudere gli occhi aiuta solo i brividi a salire piu` in alto.

Inizia Dark side e sale sul palco anche Nick Mason, an old friend of mine. Lo schermo circolare si riempie della figura del lato nascosto della luna, aerei volano bassi passando da una cassa a un'altra e pare di sentirli volare nella testa. L'ipnotica On the Run, con i nastri colorati della luce uscita dal prisma che si attorcigliano in una coppia di spirali vorticose; l'odore pungente delle canne dei vicini, i suoni che provengono da tutte le direzioni in un intreccio senza bandolo. Le auto sfrecciano gialle nello schermo, saturano i timpani con il loro motore assordante.

Volano gli orologi disegnati di Time e esplodono le sue pendole in una folle sveglia, mentre poco dopo Nick Mason fa magie con la batteria; vola vola la voce della corista in The Great Gig in the Sky. Impazziscono i suoni dei registratori di cassa di Money, ubiqui e imprevedibili. I'll see you on the dark side of the Moon, che nel frattempo si tingeva dei colori dello spettro. Brain damage, tante pasticche, tante, troppe.

E poi i bis, Another Brick in the wall, Vera, Bring the Boys back home. Crescendo.. per arrivare alle voraci, inattese, bollenti, altissime colonne di fuoco di Comfortably numb. Da adesso scalderanno con il loro incredibile ricordo la nostra pelle ogni volta che la canzone si avvicinera` con le sue note per regalarci un nuovo brivido.

Jacopo

12.7.06

Shine on you crazy diamond...

Ieri la notizia che Syd Barrett se ne e` andato da questo mondo per la seconda volta, l'ultima. Questa sera a Lucca l'esibizione di Roger Waters e Nick Mason, per cui sicuramente quest'ultimo luccichio del loro amico, il crazy diamond della canzone, avra` significato piu` che per tutti noi messi assieme, noi che all'epoca nemmeno stavamo a questo mondo.
La trasferta lucchese si dipinge di un colore nuovo, intenso, che sara` difficile da raccontare a parole e a immagini. Ho sentito che il concerto sara` trasmesso in diretta da RaiRadio1 per chi vorra` essere li pur senza le quadrifonie e le luci della serata, ma con il brivido di una serata vicino a questi personaggi, ormai sessantenni, che nella musica sono invecchiati e nella musica non mancheranno mai di esserci.

Jacopo

10.7.06

Allez les Bleus (Parte III)

Come promesso eccovi un filmato dei pazzi caroselli di ieri notte... Autoradio a palla sulla canzone d'obbligo e via!


A presto!

Jacopo

9.7.06

Allez les Bleus (Parte II)

Anche se questa volta.. che se ne vadano pure a casina loro che a festeggiare ci si pensa noi! Sono le tre di notte passate e sono appena tornato da un giro in centro dopo la vittoria. Giusto il tempo di scaricare le foto e di mostrarvene un paio. Domani tentero` di metter su i filmini.

Ecco Piazza dei Signori bardata di tricolore

E Piazza Duomo, gremita come mai ricordavo


Buonanotte

Jacopo

7.7.06

The Dark side of the Moon


Mercoledi` si va a Lucca! Finalmente comprati i biglietti! Attendo con trepidazione questo momento che mi sono voluto regalare. Anche se nell'89 a Venezia eravamo un po' piccini, anche se questa volta sara` tutto diverso, mi sono talmente emozionato a vederli al Live8 un anno fa, che ho deciso che, no matter what ci dovevo andare.
Per chi non ha la fortuna di accompagnarmi, cerchero` di trovare le parole giuste per descrivere questo evento...
Un abbraccio


Jacopo

5.7.06

Allez les bleus!

Arrivare a Parigi la sera della partita Francia - Brasile e` stato davvero incredibile, con gli abitanti della meravigliosa capitale francese impazziti di gioia a urlare per le strade. Pareva di stare in sudamerica da quanto la vittoria ha galvanizzato gli spiriti dei parigini. Ritrovarsi travolti nella metropolitana da una folla bleu e festosa che picchiava sui vetri a ogni fermata...



Faticosamente giunto a destinazione (fermata Pyrénées), la festa in una casa di una amica di Domingo stava oramai giungendo al termine, quindi siamo pressoche` subito tornati a casa, presso la Citè U, casualmente sita in Boulevard Jourdan.. comincio ad affezionarmi a quella stazione della RER.

La domenica trascorre nella più inusuale delle maniere per quello che ti aspetti da un italiano in visita a Parigi, ovvero tutti a prendere il sole e a fare il bagno al lago a Torcy; nonostante uno sciopero dei ferrovieri (tutto il mondo è paese!) si arriva comunque a destinazione in tempo per fare un paio di bagni e per giocare a frisbee tra le ortiche (vero, Domingo?)



La sera passa in fretta davanti ai tanti piatti di un ristorante cinese, poi rapidamente si torna verso casa. Il lunedi` e` giorno lavorativo.. mica tutti sono scioperati come me che me la spassero` tra i saldi parigini



Eh, e allora ti ricordi di tante cose di Parigi che cogli ogni volta che ci ritorni; le zaffate di aria pungente della metro, le strade affollatissime, i quai colmi di gente, le scalinate sulla Senna.. e non puoi fare a meno di concederti un giro vicino a Notre Dame, cogliere le ombre che si allungano sulle due torri...

..e poi attraversare l'altra meta` della Senna e abbandonarti alle creperie del Quartier Latin, cercando quella che piu` ti ispira, quella che te le fa al momento..

.. continuare giu` fino ai giardini del Luxembourg, e scendere per rue d'Ulm per raggiungere rue Mouffetard...

.. risalire fino alla dorata Place de la Bastille, poi camminare per tutta Rue de Rivoli fino al Louvre, vedere il luccicare lontano de l'Opera e correrci dietro come una gazza...

.. per poi rincorrere la vista delle cupole del Sacre Coeur. Camminare, arrampicarsi su fino a toccare la bianca pietra, e finalmente voltarsi e spalancare gli occhi, ancora una volta, ancora come la prima volta per vedere Parigi chiara per il sole basso..



Il giorno dopo e` il giorno di Italia-Germania. I francesi ci danno gia` per vinti e spacconano con i compari Allemandi questionando su chi di loro due vincera` la finale. La mia giornata procede quieta tra i negozi e le creperie nei pressi di Porte d'Orleans insieme a Domingo e a Merengue, altro chico venezuelano.
Tra gli sfotto` francesi si va tutti allo stadio dove si vedra` la partita da un maxischermo.
Lo stadio non e` davvero gremito, ma c'e` comunque una colorata e quieta compagine italiana e una gia` festante parte tedesca che, forse rallegrata dall'alcol (e non ci sara` molto altro di cui essere allegri da li a due ore)
gia` si liberava in improvvidi sventolii.

Durante la partita, molti cori che urlavano Deutschland e troppo pochi che inneggiavano ai nostri colori (tra le colorite proteste degli immigrati napoletani che stavan dietro di me). E il commento francese esplicitamente filogermanico si lanciava in uscite del tipo "Dai, dai andiamo! Andiamo che Cannavaro e` a terra!" tra i fischi degli italiani e le risate dei tedeschi.
Ma al momento giusto Grosso ci ha fatto ritrovare tra le nostre bandiere abbracciati sotto al maxischermo. E nemmeno placata la euforia del primo gol, dopo che l'immenso Cannavaro ha rubato palla e lancia Gilardino gia` siamo tutti a urlare DUE DUE DUEEEEH. E puntualmente la gioia esplode zittendo definitivamente commentatori e soprattutto tifosi.

I caroselli si sono incredibilmente prolungati fino a notte fonda e mentre tentavo di prendere sonno a letto ancora sentivo i clacson lontani festeggiare su Boulevard Jourdan, mentre potevo solo immaginare cio` che accadeva in Italia dai messaggi che arrivavano sul telefonino.

Il mattino dopo si e` dileguato in un lampo, tra le ultime spese (in una meravigliosa fromageria) e i saluti, prima di prendere nell'ordine RER, metro, autobus e aereo per tornare in Italia, e ritrovarsi qui con tanta tanta tanta voglia di tornare.

Jacopo