Song of the day

29.1.08

Tuesday morning

Sveglia alle sette meno un quarto, cappuccino, bagel, cazzo piove perdo il filobusse, corri, alle otto davanti alla lavagna e a un branco di bimbi intontiti che ti fissano come fossi verde e avessi le antenne che spenzolano.
Cominciamo bene.

Jacopo

27.1.08

It's a glorious day for flying.

Ecco l'accoglienza della British Airways sul volo da Venezia, alludendo alle condizioni meteo che a dirla tutta erano davvero meravigliose; da un lato si vedevano le Dolomiti e dall'altro tutte le Alpi e in fondo spuntavano Monte Bianco e Monte Rosa. Il viaggio cominciava bene. Peccato che a Londra ci fosse un tempo tremendo. Quattro ore dopo decollava l'aereo per Washington. Un oceano piu` tardi, il tempo era ritornato glorioso, si vedevano le luci di New York, poi di Philadelphia e infine di Baltimore.
Giulio e` stato felicemente battezzato domenica scorsa e io sono ufficialmente diventato suo padrino. Mi mancava giusto il neo sulla guancia sinistra.
Qui invece ho trovato gia` i corsi con i motori accesi. Da domani comincia Calcolo III, i cui studenti hanno il culo di avermi come TA; vedremo un po' come buttera`. Per voi cio` significa tante storielle divertenti e curiose. Per me cio` significa svegliarmi alle sette meno un quarto (ma te lo sai stamattina a che ora mi so' alzato ?) tre giorni su cinque. C'e` grossa crisi...

Jacopo

5.1.08

Copenhagen? Lukket!

Ovvero: tutto chiuso a Copenhagen. La citta` ha chiuso le serrande alle due di pomeriggio dell'ultimo dell'anno, lasciando a piedi tutti noi italiani (e si era un monte per davvero!) fino alle dieci del mattino del due gennaio. La temperatura poco garbevole non era poi il massimo per starsene a zonzo per le nordiche stradine della capitale danese.
La prima cosa che salta agli occhi (soprattutto dopo due anni buoni nelle sperdute lande a stelle e strisce) e` la mostruosa americanizzazione del luogo; pare di trovarsi in una capitale dell'est europeo, sopraffatta dai McDonalds, Burger King e, soprattutto, il maledettissimo 7-eleven, presente ad ogni angolo, a vendere dubbie salsicce e alcoolici ad alto costo per la festa dell'ultimo dell'anno (settecento corone per una bottiglia di cava).
Parlando del trentuno, la citta` si e` completamente svuotata verso le cinque, veramente nessuno in giro per le strade a parte qualche gruppetto di italiani increduli; arrivati nella piazza del palazzo reale, un capannello di persone si affollava davanti alla televisione che trasmetteva in diretta il discorso della regina; terminato il quale tutti sono svaniti nel buio delle stradine. Fortunatamente a quell'ora la citta` si ripopolava di chi, piu` o meno sobriamente vestito, andava per cenoni (verso le sei); e visto che la Danimarca non e` la Svizzera, hanno sparato botti dalle otto di sera fino alle due - tre del mattino dopo, con un vago picco intorno alla mezzanotte.
Da ritornarci d'estate, per recuperare le ore di luce che abbiamo perso in questi tre giorni. In questa stagione il sole sorge timido per le otto e mezzo per coricarsi ostinato alle tre e mezzo.
Evviva il Mediterraneo per davvero

Jacopo