Song of the day

14.12.06

Vienna on my way back

Tornando dal nuovo continente a casa, ci siamo fermati per un giorno a Vienna, dove tanto avremmo dovuto fare scalo; non ci ero mai stato se non da molto piccolo e non ricordavo nulla.
Dopo quattro mesi in una citta` americana sbucare fuori nel centro di Vienna e` stata davvero una bella botta! Che meraviglia.
Peccato che ahime` la globalizzazione galoppante porti a degli accostamenti.. come dire.. un po' stridenti.. E cosi` si scopre che di fronte al mitico Hotel Sacher hanno aperto...
Ci vediamo presto di persona!

Jacopo

10.12.06

Sometimes they come back (Parte II)

Eh si, e questa volta si era addirittura in quattro Pisani. Le conferenze della CMS (Canadian Mathematical Society) hanno portato a Toronto Corinna da Princeton e Paolo da Montreal, e questa improvvisa reunion ha fatto si che durante un talk ci fossero addirittura piu` italiani che russi presenti in sala. Incredibile eppur vero!
Ho pure approfittato della visita del mio advisor per farci quattro chiacchere riguardo al mio futuro e le cose paiono volgere per il meglio, almeno per il momento.
Le valige ancora si devono chiudere, quindi e` meglio se vi lascio qui. Domani parto, arrivero` martedi` in tarda serata. Mercoledi` verro` gia` a reclamare caffe` a chi di dovere.
Un abbraccio

Jacopo

7.12.06

One Hundred!

Signore e signori sono lieto di annunciare che questo e` il centesimo post di Fear The Turtle. In realta` non ho effetti speciali o foto opportune con cui condire questo grande passo per l'umanita`, ma mi limitero` a raccontare di come la temperatura qui scende ogni giorno un pochino e ora, nonostante sian le due e mezzo del pomeriggio, siamo a sei gradi sottozero. Andare in bici e` piuttosto divertente, non tanto perche' vanno evitate le pozzanghere gelate e i marciapiedi dove non hanno sparso il sale, ma per alcuni curiosi contrattempi. Tipo trovarsi la mattina appena sveglio la sella dura come un sasso, congelata dalla temperatura notturna, tutt'altro che generosa quanto a gradi. Aspettando di scendere sotto zero anche in Farenheit (anche se per fortuna le previsioni non lo prospettano per l'immediato futuro) confidando nel fatto che storicamente mai e` stato raggiunto il punto fisso Celsius-Farenheit (anche se all'atto pratico poco cambia tra quindici o quaranta gradi sotto, e a Toronto si toccano i 30), continuo a gironzolare per la Toronto infreddolita sulla mia fedele due ruote. Mancano pochi giorni e le valigie si riempiono, a poco a poco. E tra qualche giorno il cemento del Marco Polo accogliera` i miei baci.

A presto!

Jacopo

30.11.06

Sometimes they come back


A volte succede che per strane congiunzioni astrali due o piu` pisani si ritrovino in giro per il mondo. Questi eventi vanno celebrati e festeggiati. Peccato che in generale sia difficile trovare un posto dove trovare un buon caffe` per onorare queste occasioni. A Toronto pero` le cose son piu` facili. C'e` Kensington market. E allora tutto e` piu` buono!

Post senza troppe parole, ma con una notizia: torno in Italia il 12 Dicembre.
Aspetto ad abbracciarvi di persona..

Jacopo

24.11.06

Shine on, you Mr Bad Guy...


I've walked too long in this lonely lane
I've had enough of this same old game
I'm a man of the world and they say I'm strong
But my heart is heavy and my hope is gone

A quindici anni da quel giorno in cui Freddie Mercury ci ha lasciato senza la sua Voce, vorrei chiedervi di ascoltare una canzone da Made in Heaven: Mother Love. E` cronologicamente l'ultima canzone incisa, l'ultima che sia riuscito a cantare.

I don't want to make no waves
But you can give me all the love that I crave
I can't take if you see me cry
I long for peace before I die
All I want to know that you're there
You're gonna give me all your sweet -
Mother love

Non so quanti di voi si siano mai accorti che e` una canzone incompiuta: l'ultima strofa non e` cantata da Freddie ma da Roger Taylor; Mercury non aveva davvero piu` voce.

My body's aching, but I can't sleep
My dreams are all the company I keep
Got such a feeling as the sun goes down
I'm coming home to my sweet -
Mother love

A presto! Vado a rincorrere arcobaleni.....

Jacopo


21.11.06

Back in Black

Eccolo, il pinguino nuotatore piu` veloce, ovvero il pinguino Gentoo. Rimesso a nuovo il computer ( fiammante proprio) non ho tempo di godermelo che oggi arriva Pietro!!
Saluti e baci, alla prossima

Jacopo

14.11.06

HDless..

Ok, il disco fisso e` saltato e non solo nella partizione Windows, ma pure quella Linux. E` gia` la seconda volta che mi capita nel giro di un mese, penso che non ci sia molto altro da fare che prenderne uno nuovo.. Ora sono senza disco fisso (letteralmente: guardate la foto!) ma si sa che i pinguini sono animali che sopravvivono bene alle condizioni estreme.
Vi terro` aggiornati sugli avvenimenti.
Ciao!

13.11.06

Windows BBQ

Celebrate con me il fritto misto nella casa di Redmond! Windows ha lasciato il mio disco fisso sostenendo di avere un errore di disco. Questo implica probabilmente che non tornera` mai piu`, perche' reinstallare implica il piallaggio di Linux, e questo e` un prezzo che difficilmente avro` mai idea di pagare.

Fuggo.

Jacopo

10.11.06

Mobile fever

Qui in America il cellulare davvero non funziona, e` carissimo, si paga per ricevere anche un messaggio in segreteria quando il cellulare e` spento, non manda messaggi oltreoceano se non dopo immani fatiche, e soprattutto, non c'e` verso di spiegare ai negozianti che sai benissimo cosa e` il GSM (visto che in Italia c'e` da piu` di dieci anni, mentre qui e` appena arrivato) e che non c'e` bisogno che mi spieghino che cos'e` una scheda SIM.
Mi e` appena giunta una email da Li, chiedendo di firmare una petizione per abolire la tassa di ricarica che i gestori Italiani ci appioppano ogni volta che grattiamo l'amata/odiata banda argentata per aggiungere soldi al credito del cellulare. Ottimo! Andate qui e firmate anche voi. Nonostante il numero di firme stia raggiungendo quota 700000, basta dare un'occhiata solo all'ultima pagina per rendersi conto che un po' di queste siano vagamente tarocche, chissa` quanti Luca Toni o Fabio Cannavaro troveremmo se ci si mettesse a spulciare l'elenco intero.
Andate e meditate, gente, meditate.

Jacopo

4.11.06

I pwn Bloor street!


Questo post e` in realta` rivolto al nostro esule nel lontano oriente! Sono sicuro che molti degli altri sappiano poco di che cosa sia Pure Pwnage. Si tratta di un fenomeno tipicamente internettaro che ha assunto dimensioni decisamente impressionanti. Date pure un'occhiata al sito www.purepwnage.com. In ogni caso oggi a Toronto, al Bloor Cinema, c'era l'anteprima dell'ultimo episodio della prima serie. La coda era smisuratamente lunga ed era piena di gente a dir poco entusiasta del fatto che presto avrebbe visto addirittura Kyle e Jeremy in carne ed ossa.
Dal momento che era vietata l'entrata alle macchine fotografiche mi sono guardato bene dal mettermi in coda. Ecco comunque cosa si presentava fuori ad una Toronto incredula e stupita. Nessuno sapeva di che si trattasse.. tranne naturalmente quelli fuori al freddo in fila.

Parcheggiata fuori dall'entrata stava questa macchina.. Una qualche idea su a chi appartenga?

Aspetto commenti dal Giappone

Jacopo

29.10.06

From Hong Kong with love

Grazie a StarSport, la televisione sportiva di Hong Kong, riusciro` a beccarmi il gran premio addirittura in inglese! Pazzesco.
Qui devono ancora partire, ma ho la sensazione di avere qualche minuto di ritardo.
Ciao a dopo!

28.10.06

GO!!!!!!!!!!!!

Sperando che domani la televisione cinese abbia il buon gusto di farmi vedere l'ultima gara del MotoGP in diretta grazie allo streaming via internet... E c'e` pure una seconda ragione per tifare per il Dottore.. vorrete mica vedere il campionato del mondo in mano a un gringo?
La tv cinese CCTV5 e` l'unica che gira nei programmi di streaming p2p che mostri il gran premio.. A meno che ESPN non impazzisca proprio domani e decida di trasmetterla. Staremo a vedere..
Gran cosa la tecnologia.. A proposito di tecnologia, _Don't click on the blue e_ e scaricatevi Firefox 2, che e` meglio! (Redy sto aspettando il tuo commento). C'e` un bel nuovo pulsantone arancione che vi aspetta qui in basso a destra!
Attendiamo fino a domattina (da me il gran premio e` alle 8) per incrociar le dita davanti alla televisione.

Ci sentiamo!

Jacopo

26.10.06

Super Size Me (Parte n)

Salve a tutti!

Purtroppo questi giorni sono magri dal punto di vista di eventi particolari da raccontarvi, dunque non vi offenderete di certo se vi dilettero` con altre due perle in stile supersize. Qui in Canada sono decisamente piu` rare, ma comunque fanno la loro porca figura!

Super size my Sudoku!
Probabilmente sara` arrivato pure in Italia, ma questo sudoku in esadecimale 16x16 mancava alla mia collezione. Magari se lo mando al Corriere me lo pubblicano pure..


Super size my cracker!
Questo di sicuro in Italia non lo avete mai visto. In realta` chiamarlo cracker e` abbastanza improprio.. il nome corretto e` Matzo e si tratta di un prodotto kosher, vale a dire che e` preparato in maniera tale che possa essere mangiato anche da coloro che sono di religione ebraica (sulla scatola campeggia a chiare lettere che il prodotto e` stato preparato sotto severa supervisione rabbinica). Affiancato ai miei metri di paragone preferiti che poi sono il mio amato/odiato Nokia e un normale cd (non e` un 8cm) si manifesta in tutta la sua colossale fragranza.
Per qualche ragione a me ignota, i suddetti Matzo sono l'equivalente crackeroso del pane toscano. Sono completamente privi di sale. Il primo impatto e` abbastanza deludente, ma poi ci si fa la bocca e cominciano ad essere quasi mangiabili.

Vi mando un abbraccio.. pure quello supersize. Ve lo meritate davvero

Jacopo

15.10.06

Toronto Marathon (updated)

Ueeeila`

Stamattina il doveroso freddo torontese ha accolto i millemila partecipanti alla maratona nel suo gelido abbraccio. In realta` a me e` pure andata bene, mi sono dovuto presentare alle 10 passate e stavano non meno di 6 gradi. Che culo.
La mia leg era la piu` lunga e in teoria sarebbe dovuta essere in discesa. Beh quasi tutta. Dopo quattro chilometri, sbucati fuori da un cavalcavia la strada pareva un ottovolante da come saliva. L'ultimo chilometro (dopo 5 e mezzo) era in effetti tutta salita ed e` stato davvero divertente arrampicarsi. Meno male che in cima stava il cambio...
Alla fine la nostra squadra ha concluso in circa 3 ore e 40, anche se mancano i cronometraggi ufficiali.
Ora appena finisco di caricare il filmino su YouTube vi capita qui sotto.


Bene. Terminata la stagione delle corse, torno alle mie moderatamente noiose faccende lavorative.
Un abbraccio a tutti

Jacopo

Update: Sono usciti i risultati ufficiali. I nostri team sono arrivati ventunesimo (Mathletes 2, di cui facevo parte) e ventiseiesimo (Mathletes 1, con pero` solo 6 staffettisti). Per maggiori info date pure un'occhiata qui

13.10.06

Kinda cool...

Ciao belli!

Godetevi le italianissime temperature sopra i venti gradi che qui stamattina stavano zero gradi.
Passeggiando per Toronto nel primo vero giorno di freddo (ma so gia` che tra solo un mese saro` solo contento quando nevica, perche' vorra` dire che fara` caldo) si distinguono subito i veri canadesi dai canadesi importati. I primi passeggiano tranquilli in felpa o fanno jogging in canotta e pantaloncini, noncuranti dei secondi che vanno in giro gonfi come palloni a forza di aggiungere maglie su maglie sotto la giacca.
Il vento soffia da sudovest e ci sta portando qui le stesse nuvole che giusto ieri hanno lasciato mezzo metro di neve (!) a Buffalo. Speriamo bene.

Questa domenica poi e` previsto bel tempo (ma sempre un doveroso freddo porco). Ottime notizie dunque per i team dei Mathletes (I e II) che correranno la maratona di Toronto. Parteciperemo alla gara in staffetta, ognuno per circa 5k o giu` di li. Gran figata davvero. A me tocca la quarta leg, sei chilometri e mezzo in discesa sulla mitica Yonge Street, la strada piu` lunga del mondo (1900km).

Giovedi` prossimo poi ci sarebbe stato un altro evento a cui mi sarebbe piaciuto partecipare.
Questa volta erano 330 metri a piedi. Pero` in verticale. Era la scalata della CN Tower per i suoi 1176 scalini. Purtroppo quando me ne sono accorto le iscrizioni erano gia` state chiuse e non ho potuto farci nulla.

Comincia a cadere un po' di pioggia.. meglio dire neve sciolta per come galleggia nell'aria. In teoria non dovremmo finire sotto la neve, ma non si sa mai.

Il lavoro mi chiama, ci sentiamo presto!

Jacopo

PS: Buon viaggio Luca... e salutami Parigi!

1.10.06

Run for the Cure (Parte III)

La mattina non prometteva benissimo, stavano dieci gradi e il cielo era grigio uniforme. Manitu` pero` non si e` fatto pregare un'altra volta e verso le dieci, quando era prevista la partenza, il sole ha fatto capolino e ha cominciato a regalare un po' di calore a tutti.Le mie stime sul numero di partecipanti erano sballate di un buon fattore tre e alla fine saremmo stati circa 30000. Probabilmente molta gente ha deciso di partecipare giusto oggi, visto che il tempo era clemente. I 5K sono volati abbastanza in fretta, a dir la verita` nemmeno mi aspettavo di arrivare in fondo visti i ricordi del Cooper al liceo; sara` che correre in mezzo a un mare di gente a Toronto e` un po' piu` eccitante che sguazzare nel fango del cortile del Da Vinci..
La corsa e` finita abbastanza in fretta, ma i camminatori hanno continuato a passeggiare per University Ave fin quasi alle 12. A quel punto il sole ha salutato Toronto e qui e` tornata una giornata spiccatamente autunnale.
Appena avro` la voglia e il tempo di mettere insieme i filmini vi mandero` un riassunto. Per ora qui da Toronto e` tutto.

Un abbraccio

Jacopo

29.9.06

Run for the Cure (Parte II)

Le temperature si fanno sempre piu` basse.. stamattina appena svegliato fuori stavano cinque miseri gradi... Brrr. Le previsioni pero` danno la speranza che domenica non piova, ma il tempo qui e` talmente bizzarro che puo` davvero cambiare tutto nel giro di un giorno.
Ho appena ricevuto il kit per domenica, maglietta (con un bel fiocco rosa) il pettorale che conta 9000 e passa; visto che ieri si chiudevano le iscrizioni presumo saremo circa diecimila persone.. a minimo 35 dollari a testa fanno 350000 solo a Toronto. L'evento poi e` organizzato in tutto il Canada, e probabilmente mancano ancora un paio di ordini di grandezza per arrivare al totale che l'anno passato fu di 23 milioni. Non c'e` male..
Ah naturalmente se la cosa vi fa piacere potete donare anche voi tramite il sito che stava sull'altro post.
Non so se mi portero` la fida macchina fotografica.. e` una palla correre con qualcosa in spalla.. Anche se mi piacererbbe fare qualche foto.. Inventero` qualcosa.

Ora torno al lavoro, che e` meglio.
Manitu` faccia splendere il sole domenica..

Jacopo


26.9.06

Run for the Cure!

Ciao a tutti!
Nonostante non sia mai stato un grande fondista, mi sono comunque imbarcato in questa avventura, confidando nel fatto che i miei colleghi matematici non siano molto piu` in forma del sottoscritto.. Sto parlando della Run for the Cure che si correra` qui a Toronto domenica prossima. Sono 5 chilometri di corsa il cui ricavato andra` alla ricerca contro il tumore al seno. Un gruppo di studenti di qui ha sparso la voce e chiesto fondi al dipartimento che ha felicemente accettato di donare i dollaroni per l'iscrizione (o perlomeno una buona parte) .
Sperando nel bel tempo e nelle temperature miti (ma su questo non ci metterei la mano sul fuoco) vedremo di arrivare alla fine tutti interi.
A presto!

Jacopo

19.9.06

Dark Side My Z5

In onore di Roger Waters che domani sera si esibira` all'Air Canada Centre qui a Toronto con Dark Side of the Moon, ho dipinto il retro del mio Z5 con la cover di Dark Side. Non andro` al concerto, quello di Luglio in Italia ha dei ricordi troppo intensi per poter competere con una qualsiasi altra esibizione e finirei per rimanere deluso.
Ho il vago sospetto che il disegno non durera` a lungo, ma va bene cosi`.. stasera ero in serata ispirata e mi andava di farlo, e anche se dovesse cancellarsi domani sono contento lo stesso.
Ah, nel caso vi chiedeste che accidenti sia uno Z5, si tratta dello stilosissimo lettore MP3 che gironzola nelle mie tasche da circa un paio di mesi... alla faccia dell'iPod.
Dal fronte pinguino, la situazione sta lentamente migliorando, anche se col poco tempo che mi ritrovo per lavorarci sopra ci vorra` un po' prima di arrivare ai livelli della prima installazione.
Ciao, a presto!

Jacopo

PS: Vik sei grande!

18.9.06

More maple syrup

Tre settimane dopo aver trovato casa e traslocato finalmente trovo un po' di tempo per raccontarvi qualche notizia dal Nord del Nordamerica: la partizione pinguina del mio disco fisso ha detto pero` recentemente arrivederci, dunque sono un po' incasinato dal punto di vista informatico. Sto reinstallando il sistema ma come sapete la cosa non e` proprio immediatissima.
Per il resto i corsi sono iniziati e sono molto molto russi. Tornero` in Italia con il forte accento dell'est europeo...
Mi rifaro` vivo in fretta, perdonate la rapidita` ma devo rimettere in sesto il mio computer.
Un abbraccio stretto

Jacopo

PS: In bocca al lupo, Vik!!!

23.8.06

A pillow of winds

Adagiata in riva al lago, questa e` una citta` piuttosto ventosa; le nuvole si stirano e si accavallano come venature nel marmo e questo regala spesso dei tramonti e delle albe stupendi. Ma per contro una meravigliosa giornata come pareva essere stamattina si e` trasformata in poche ore in una grigia serata di un anonimo autunno, piovosa e un po' malinconica. L'unica cosa che ricorda che ancora siamo in estate e` il rigoglioso verde di cui la citta` davvero puo` essere fiera. Dall'alto del ventiduesimo piano dell'appartamento in cui mi trovo ora a casa di un amico, non si vedono che alberi verdi e qualche grattacielo spuntare qui e la. E` incredibile quanto questa vista sia diversa da quella di una citta` europea, come ad esempio Parigi che brilla sempre della luce diffusa dalle case.

La ricerca delle case oggi e` proseguita, mi sono ritrovato per la prima volta in un quartiere abitato da un consistente gruppo di tibetani, ho incontrato un Englishman passato al buddismo che mi ha intrattenuto per quasi mezz'ora raccontandomi dei trascorsi della sua vita; le rughe sul suo volto raccontavano in controcanto cio` che lui diceva a voce; mi ha ricordato qualcuno...
Sono poi finito verso sera in un quartiere prevalentemente polacco dove una signora con un accento spiccatamente russo mi ha mostrato un appartamento piuttosto carino. Ho sempre avuto un debole per il pavimento di legno scuro...

Non ho potuto fare a meno di andare a trovare il lago, non al turistico Harbourfront, ma in un parchetto quasi dimenticato al di la dell'autostrada. La pioggia ha aggiunto un pizzico di silenzio e mi ci sono perso per un po'.

Domani si prosegue; oramai mi oriento con abbastanza facilita` e questo posto mi piace sempre di piu`.

A presto

Jacopo

22.8.06

Play the game..

Camminare per una citta` come Toronto e` un po' come stare fermi al marciapiede di una stazione ferroviaria quando arriva un treno. Vedi mille persone differenti scendere dalla stessa porta e prendere direzioni diverse, ognuna trasporta con se' la propria storia ed e` divertente immaginarsela solo a partire dal suo sguardo, da cosa tiene nelle mani, da come e` vestita. Cosi` camminando per Toronto si passa davanti a una miriade di case, tutte piu` o meno delle stesse dimensioni ma decisamente variegate nell'aspetto. Ciascuna con il proprio giardinetto davanti, che le separa dalle strade. E` davvero curioso vedere quante diverse culture ci sono anche soltanto nel tenere la propria casa. C'e` chi pianta una selva di piante variopinte e lascia un sentierino stretto per raggiungere le scale che portano all'entrata, c'e` chi lascia crescere di tutto senza curarsene, ci sono case con le poltrone disposte a salotto all'aperto davanti l'entrata... ed e` davvero divertente giocare a immaginare come sono le persone che le abitano, figurarsele in carne ed ossa.
Ora vi abbandono, comincia un'altra serie di telefonate.

Jacopo

21.8.06

Walkin' on sunshine..

Primo giorno di ricerca piuttosto impegnativo, soprattutto per quanto riguarda le miglia a piedi in giro di un cartello con su scritto for rent troppo simili nei colori a Beware of dog per un miope come me. Stare qui mi ha subito riempito di entusiasmo, nonostante il viaggio di tredici ore ieri sera ero molto carico solo per il fatto di trovarmi a Toronto. Un po' come quello che provavo a camminare per le stradine strette di Amsterdam in una sera di oramai qualche anno fa.
Non ho potuto mancare di visitare il quartiere italiano che come sempre mi lascia dentro qualcosa di piu`. Questo modo tutto speciale, un po' dolceamaro, di essere italiano che hanno gli immigrati di qui e` sempre stupefacente. St. Clair era letteralmente tappezzata di bandiere italiane e di manifesti con la squadra che quasi due mesi fa ha vinto la coppa del Mondo; molti negozi, anche i piu` eleganti, mettono in vendita maglie della Nazionale con la quarta nuovissima e splendente stella in bella mostra e la gente ha rispolverato i vecchi giornali mettendo in vetrina le prime pagine de "Il Corriere Canadese" di ventiquattro anni fa, quando vincemmo i mondiali l'ultima volta. La cosa ti fa sentire un po' orgoglioso ma lascia anche un po' di amaro sulle labbra, forse perche' comincio a sentirmi anche io un po' parte di questa Italia un po' malinconica e polverosa.
Bando ai musi lunghi, ora si ritorna a caccia. ho quattro appuntamenti in un paio d'ore e non so davvero come ce la faro`.

It's a beautiful day
The sun is shining
I feel good
And no one's gonna stop me now, oh yeah.
(Freddie Mercury)


Jacopo

20.8.06

Good morning Canada!

Ciao belli!

Oggi volo a Toronto per cercare casa. Abbiamo riempito pagine di numeri di telefono: speriamo bastino per trovare qualcosa di carino.
Dopo manco un mese che me ne sto qui gia` mi manca l'atmosfera della cara vecchia Europa. In Canada vi assicuro che se ne respira un po' di piu` e gia` pregusto il primo vero caffe` e i giri tra i mercatini della frutta alla ricerca della pesca perfetta. L'unico svantaggio e` che non mi prende il cellulare statunitense; ennesima perla della inefficenza tipicamente americana per quanto riguarda i telefonini (per la serie il roaming questo sconosciuto). In soldoni, a chi vuole scrivermi messaggi: usate pure il numero italiano ma non protestate troppo se non rispondo a tutti i messaggi, che spedirli da qui costa tipo mezzo euro (!)

Manitu` benedica l'America

Jacopo

17.8.06

One of these days..

Sara` che qui e` il diciassette e in Italia e` venerdi`, ma dalle sei di stasera tutto e` iniziato ad andare completamente a rotoli (esiste un termine piu` preciso, vi lascio immaginare quale). Avete presente quando vi capitano tutte insieme, una dopo l'altra, senza nemmeno il tempo di riflettere sulla sfiga di poco prima. Insomma, quelle scene alla Paperino che dovrebbero capitare soltanto nei fumetti fin quando non le vivi sulle tue piume, quei momenti in cui se la vita fosse un videogioco spaccheresti tutto (Kario docet). Ma visto che non puoi spaccare proprio niente non ti resta che sperare che qualcuno a casa ti dica di rilassarti, che alla cena ci penso io e ti lavo pure i piatti. E che musica ti va?

Ora vado, se no mi passa pure la pasta. E ci manca solo quello.

Manitu` benedica l'America

Jacopo

14.8.06

Ferragosto?

Ciao a tutti, bei ferragostani che non siete altro!

Si lo so che ufficialmente in America e` ancora il 14 per una decina di minuti, ma tanto qui il Ferragosto non esiste, dunque tanto vale usare il fuso italiano. Spero proprio che abbiate di meglio da fare che leggere le pagine del mio blog, spero siate a zonzo per le montagne o a nuotare al mare, o in giro per il mondo o col naso incollato al cielo sperando di cogliere qualche lacrima di San Lorenzo ritardataria.

Qui ogni giorno corre piattosamente uguale al giorno precedente.
Proprio domani (15) pero` si prospetta una eccitante novita`: probabilmente me la spassero` in giro per l'ambasciata Canadese ad aggiustare le carte per il visto. Ma va bene cosi`.
Proprio oggi invece mi son preso l'ennesima solenne incazzatura col popolo delle cinquanta stelle. Il concetto di fila al campo da beach evidentemente ha due livelli: uno per i prestigiosi culi a stelle e strisce (e non e` un modo di dire à la Barbieri: uno aveva davvero i pantaloncini con la bandiera) e uno per noi altri poveracci. A parte che non si capisce perche' se ci sono 8 persone che vogliono giocare e un solo campo non si possa fare un quattro contro quattro, non e` chiaro per quale bizzarro motivo ci siamo ritrovati a fare solo due partite (e pure ridotte a 11 punti) in 2 ore quando gli altri pisquani se ne saran fatte almeno una dozzina.
Ma questo e` quel che accade quando l'accento e l'aspetto tradiscono una radice non propriamente ariana.

Non ci resta che augurarci insieme che l'evoluzione faccia il suo corso il piu` in fretta possibile. La mera esistenza del popolo americano cassa completamente la teoria dell'Intelligent Design.. Nessun Dio degno di questo nome puo` aver creato un popolo tanto inetto.
Mi torna alla mente una uscita piuttosto calzante di bash.org:

The problem with America is stupidity. I'm not saying there should be a capital punishment for stupidity, but why don't we just take the safety labels off of everything and let the problem solve itself?

A parte le polemiche, che servono solo per sbollire la mia rabbia, sabato e` venuto a trovarmi Carlo. Purtroppo non e` potuto trattenersi che un pomeriggio, nel quale siamo andati aggiro per i quartieri stilosi di Washington, oltre che cuccarci l'immancabile visita ai marmorei monumenti del centro della capitale.

La compagnia, benche' breve, e` stata davvero piacevole. Chissa` quando ci si rivede ora.. forse e` meglio neanche pensarci, ma d'altra parte.. cosi` e` la vita.

Manitu`, pensaci tu con le etichette.

Jacopo

11.8.06

On my way back..

Quando il sole oramai in Indonesia gia` sorge e qui se ne va a scomparire piatto piatto sull'orizzonte, cala una strana atmosfera sul sentiero che percorro per tornare a casa.
Le foglie degli alberi disegnano ombre oblique sul terreno che si colora del giallo-rosso del cielo dove viene toccato dalla luce del sole. Le fronde si chiudono sopra la tua testa e attenuano i suoni, rimani in silenzio sfrecciando tra il verde, quando d'incanto le lucciole perdono la loro timidezza e ti si affiancano per un po', incuriosite, e con il loro luccicare interrogativo ti accompagnano per pochi metri per poi nascondersi nello stesso buio da cui sono nate. Il tutto dura pochi secondi ma i ricordi che evoca mi accompagnano fino a quando mi addormento e mi donano un po' di serenita`.
Buonanotte a tutti!
Un abbraccio

Jacopo

Free as a bird!

Finalmente ho finito questi faccatissimi (perdonate l'anglicismo in stile Valentino) esami di qualificazione. Ora devo solo aspettare di sapere come sono andati. L'attesa tipica si aggira intorno alle tre-quattro settimane, dunque non spero di conoscere l'esito prima di essere gia` in Canada. Ma oramai mi importa poco. Quello che e` stato e` stato e va benissimo cosi`.
Una curiosita`: uno dei problemi dell'esame era spiccicato uno dei problemi dell'appello estivo del primo Giaquinta. (Dimostrare che una isometria da un metrico compatto in se' e` surgettiva). He he he. Quando l'ho raccontato ai miei colleghi non ci volevan credere.

E adesso? Il calo di adrenalina si sta facendo sentire fortissimo e sto lottando contro la stanchezza per mettere giu` queste poche righe. Devo traslocare di ufficio e poi mettere un po' in ordine casa che domani arriva il nostro Carlo. Si fermera` poco piu` di un giorno, ma sara` una rimpatriata molto piacevole.

Altre cose da raccontarvi per ora non ne trovo; parte del mio cervello e` entrata in stand-by e l'altra e` impegnata a lottare per non addormentarsi.

Manitu` benedica l'America.

Jacopo

Ten more minutes...

Mancano dieci minuti all'esame di Topologia.. Ora non ho davvero presente chi dovreste invocare, ma comunque Poincare' e Brouwer sempre li sono, e magari pure Mayer, Vietoris, Seifert e Van Kampen.. E insomma fate un po' voi.
Gli occhiali mi hanno abbandonato definitivamente. Per fortuna ci vedo bene da vicino.
Ciao a presto.
E da uomo libero.

Manitu` benedica l'America

Jacopo

8.8.06

Almost there

Domani mi tocca la prima delle due giornate di esami.
Eh domani tocca a ODE, poi venerdi` a Topologia; se vi capita, pregate i santi Ascoli, Arzela`, Brouwer, Cacioppoli, Peano, Picard, Lindelof, Hopf, Sturm, Liouville, Bendixon e soprattutto Poincare' (spero di non ricevere anch'io una scomunica dal Vaticano per queste mie affermazioni che certamente minano nel profondo le radici della Comunita` Cristiana) . [Damiano, sto cercando la polemica!]
Quattro ore dalle nove alle tredici. Poi mancheranno solo altri due giorni e gia` all'orizzonte sorgera` la CN tower.

Un abbraccio a tutti, me la vado a spassare.

Manitu`, come sempre, benedica la Merica.

Jacopo

7.8.06

Paperclip...

Beh, non si trattera` di una storia epica come quella di Kyle MacDonald, che di baratto in baratto e` passato da una graffetta rossa (oneredpaperclip) a una casa (Googlare per credere), ma se non altro ha del divertente.
Ieri uscendo dalla piscina, mi salta via una lente degli occhiali.. Poco male, capita circa sempre! Peccato che insieme alla lente questa volta e` volata via anche la minuscola vitina che la tiene attaccata alla montatura. Abbandonata ogni speranza di recuperarla, devo inventarmi qualcosa per rimettere tutto insieme, e dunque torno al CRC (Campus Recreation Center, ovvero, in soldoni, il centro sportivo) per domandare alle tipe addette al controllo delle tessere se mai avessero una graffetta. Stavano una bruna e una bionda...
Uh... I'm sorry, the little screw, here, on my glasses just took off and I need something to fix them. Do you please have a paperclip?
Lo sguardo interrogativo e perplesso della bruna mi ha fatto pensare che forse non avesse capito, ma la bionda, pur non comprendendo, mi porge la sospirata paperclip aggiungendo scettica:
I don't know how you think this is gonna work...
Grazie al cielo la graffetta passava per il buco della vite e quindi il tutto ha funzionato a meraviglia tra gli occhi sbalorditi delle due, che probabilmente come intelligenza non vanno al di la del livello velina. Fatto sta che per il momento ha funzionato.

Tristemente poi stamattina pulendo gli occhiali mi e` rimasta letteralmente in mano una stanghetta, e ho dovuto far ricorso al buon vecchio cianoacrilato.. Mmh.. qualcuno lassu` vuole che cominci ad usare le lenti a contatto.

Vi abbandono con una perla di saggezza messicana:

En Alemán se habla a los soldados...
En Fransés se habla de amor...
En Anglés se habla a los perros...
Y en Español se habla a los Dios


Jacopo

5.8.06

Chai Chicken

Si lo so che per oggi ho gia` postato, ma volevo condividere con voi la delizia di stasera a cena.

E` una ricetta facile facile.. l'unico problema sta nell'ottenere il te` Chai. Qui negli stati uniti e` piuttosto trovabile, ma in Italia proprio non so. Forse Liliana ne sa qualcosa..

Le dosi sono arbitrarie e a sentimento
Comunque sia, basta mettere latte e una scheggia di burro a bollire in un pentolino, nel frattempo tagliare il petto di pollo a pezzetti piccoli della forma che preferite, salate e mettete in una padella a dorare. Quando il latte bolle aggiungete una dose di te' Chai opportuna per il latte (se avete quello sfuso, bene, altrimenti basta aprire le bustine e versarne il contenuto) e continuate a far bollire a fuoco leeeento (altrimenti come si sa vien su il latte). Continuate a mescolare il latte finche' il pollo non e` pronto, indi incorporarlo nel pentolino e farlo cuocere insieme al latte finche' quest'ultimo non evapora completamente.
Il tempo di preparazione e` piuttosto breve, ma il tempo di cottura e` abbastanza lunghetto, visto che il latte ci mette una vita a bollire via. Ma tanto a patto di tenere il fuoco bassissimo potete tranquillamente dimenticarvelo li' per quella mezz'ora abbondante che ci vuole e mettervi a fare altro (nel mio caso, a calcolare gruppi di omologia e anelli di coomologia).
La carne alla fine e` tenerissima e molto aromatica e vale tutti i minuti dell'attesa.

Spero che la ricetta non sia troppo fuori dagli schemi e che qualcuno di voi provi a farla e mi dica che ne e` uscito.
Nel caso non si riesca proprio a trovare il te' Chai, si tratta di te' nero aromatizzato con Cardamomo verde, Cannella, Noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. Inventatevi le proporzioni un po' voi.
Ciao buona serata!

Jacopo

Back online!

Beh, piu` o meno..
Diciamo che non so chi devo ringraziare, ma ho scoperto un punto della casa in cui prendo bene una rete non protetta a cui mi posso connettere. Non e` il massimo e va abbastanza a singhiozzo; il che significa che skype non e` davvero utilizzabile per parlare, ma almeno posso andare in chat e leggere la posta.
Il sabato mattina e` trascorso con poco studio e molte pulizie. La casa un po' ne sentiva la mancanza. Tra l'altro ho pure scaricato le foto di New York. Non so ancora se oggi pomeriggio me ne andro` in opiscina* oppure se me ne restero` qui. Anche se penso che non resistero` al richiamo dell'acqua a meno di quattro giorni dal primo dei due Qual...
Non ho molto di piu` da aggiungere, oltre questa foto.. (si lo so che e` un po' scura, ma vi giuro che quello a destra sono io ;)

Manitu` benedica l'America. (e pure questo caffe` con panna.. ci manca soltanto il cioccolato sopra)

Jacopo

* In spagnolo ufficio si dice oficina e piscina si dice piscina. Entrambe le parole si pronunciano con una S sorda, e il gioco di parole e` davvero scontato!

Addendum: Mica ci avevo mai pensato, ma credo che la Pisana Repubblica debba averci messo lo zampino quando fondarono il Maryland. Date un po' una occhiata alla bandiera...



4.8.06

Alcoholic problems..

Giusto per ricordarvi come funziona da queste parti.. Come probabilmente molti sapete e` vietato il consumo e il trasporto in pubblico di bevande alcoliche. Cio` implica che se vuoi portare una bottiglia di birra da casa tua a casa sua devi usare un apposito sacchetto nero o un ancor piu` tipico sacchetto di carta (opportunamente accartocciato) sagomato a forma di lattina di birra o di bottiglia. Altrimenti potrebbero fermarti, multarti e sottrarti la prova del tuo crimine.
Cosi` come per vendere alcool sono obbligati a chiedere un documento per controllare l'eta` del soggetto. Cosi` come per entrare in un luogo dove vendono alcool a priori devi esibire un documento per dimostrare di avere la maggiore eta`.
Ma le cose piu` ridicole succedono (grazie a Dio) in altre contee. Per esempio in alcune e` vietato anche solo pubblicizzare bevande alcooliche, quindi per esempio vedi le insegne al neon messe al viceversa; in altre e` proprio vietata la vendita (anche ai maggiorenni) e casualmente tutte le chiese cattoliche offrono una abbondante dose di vino durante la comunione. Messaggi subliminali per indirizzare la gente sulla retta via... d'altra parte Whatever God teaches us through pain is gain.

Sto cominciando a pensare che l'ipocrisia sia una delle pietre d'angolo della cultura americana.

Manitu` benedica l'America.

Jacopo

3.8.06

The subliminal mind *BEEP* America.

Radio DC 101, DC's rock station! Dopo aver passato l'inno americano per la ennesima volta volano gli accordi dei Green Day in American Idiot. Ma c'e` una sorpresa. La canzone e` censurata e vengono cancellate tutte le parole di troppo con dei sonori (e irritanti) BEEP.
A volte, piuttosto di essere beepati, i cantanti producono due versioni della canzone, una normale e una per la radio. Ricordo a tal proposito My happy ending di Avril Lavigne che nella versione castigata, al posto di dire All the shit that you do propone un piu' moderato All the stuff that you do.
Tristezza tristezza tristezza.

Manitu` benedica l'America

Jacopo

2.8.06

Excessive heat warning..

Il termometro segna novantanove gradi. L'igrometro un modesto 37% pero` a queste temperature si sentono una per una le molecoline d'acqua. Come se non bastasse il fido weather channel sostiene che "feels like 106" Per il mondo comune, quello che usa il sistema metrico decimale, 99 gradi sono piu` di 37.. (non mi metto nemmeno a controllare a quanto corrisponde 106, ma tanto credo poco a queste equivalenze). Credo che domani usciro` con il maglione di lana. E io che lo avevo messo via per l'inverno.. povero illuso. Il clima pare rimarra` appicicato a queste temperature fino a venerdi` quando e` previsto il primo temporale, ma ci spero poco.
Lo spostarsi e` peggiorato dal fatto che entrare in un edificio comporta uno sbalzo di circa 15 gradi (Celsius). e a volte e` quasi peggio entrare in un posto che uscirne, nonostante tutto.
A casa sono sempre offline, non riesco a trovare nessuno che mi permetta di condividere la sua connessione. Ma alla fine va meno peggio di quel che pensassi, riesco a suonare e cmq penso che molti di voi neanche starebbero dall'altra parte di Skype. Penso di essere l'unico rimasto su questo fuso orario e quando arrivo a casa la sera davvero e` troppo tardi per voi in Italia.
Direi che mi sono sdilungato abbastanza. Ci sentiamo presto.

Manitu` faccia piovere presto!

Jacopo

1.8.06

August?

Gia`.. stamattina mi sono svegliato e, complice un po' di confusione tra orologi che segnavano date sbagliate e filastrocche ricordate male (Trenta giorni ha novembre...) [e poi prendevo per il culo il Campo...], mi sono finalmente reso conto che oggi e` il primo di agosto.

E a quanto pare e` diverso da tutti i vecchi primi di agosto. I collegi chiudevano, tutti ci si salutava per un mese e non ci si vedeva piu`. Si tornava a casa per fare un po' di vacanza, per cambiare aria. E la vita cambiava, almeno per quei trenta giorni, o forse piu`. So che il mio mese (e mezzo) di riposo gia` me lo sono concesso e che non posso sperare di fare vacanza ogni due settimane.. pero` l'idea di essere qui in dipartimento il primo di agosto un po' mi intristisce...

E` un giorno come tutti gli altri. Tra poco piu` di una settimana dovro` sostenere i miei esami, il caldo non molla un solo istante e ogni mattina ci si sveglia nello stesso modo, nello stesso letto. Caffelatte e via al lavoro.
Un solo augurio: godetevi le vostre vacanze quanto io mi sono goduto le mie! Aspetto cartoline! Tanto il mio indirizzo (almeno per il prossimo mese) lo sapete, no?

9348 Cherry Hill Rd #826
College Park, MD 20740
USA

Un abbraccio!

Manitu` benedica l'America e pure X, Y e Z.

Jacopo

P.S.: Geniale la trovata delle lettere di legno. Approvo pure io, oltre che l'illustrissimo Cosimo de' Medici.
P.P.S.: Chi non ha apprezzato visiti decadenza2006.blogspot.com

28.7.06

Moving out....

Una zaffata del pungente odore della vernice fresca mentre uscivo da casa mi ha fatto uscire dal consueto stato di intontimento post-letargico e ha tutto d'un tratto illuminato la mia mente.
Andato via..
Il sorridente e cortese vicino con cui condividevo la connessione Internet a casa ha finito i suoi studi e se ne e` tornato in Taiwan. E naturalmente mi ha lasciato, diciamo cosi`, a piedi. Eh questi problemi di comunicazione.. avevo capito che se ne sarebbe andato a fine Agosto, e invece... mi ricorda un po' la Fortuna con Murthy (--Ma allora e` un problema di italiano!--).
Fatto sta che per ora sono senza Internet a casa. Spero di trovare al piu` presto qualcuno che sia disposto a condividerla con me per il mese che mi rimane da passare li, oppure saro` costretto a passare alle maniere forti. ;) Il pinguino tornera` presto a bazzicare tra i vostri Skype, non temete!

Per il resto qui va tutto discretamente bene. Non ci sono temperature davvero estreme, ma la curva notte-giorno e` molto molto piatta, considerando pure il fatto che di notte l'umidita` sfiora i livelli di condensazione.

Si torna al lavoro!

Jacopo

24.7.06

Keeping on studying..

Ciao a tutti!

Le mie giornate proseguono noiosamente chine sui libri, a guardare il sole che gira nel cielo e sperando ogni giorno di riuscire a risolvere un po' piu` di problemi del giorno prima.
Non riesco a capire per quale assurdo motivo uno debba conoscere tanta algebra per fare l'esame di topologia...
Appena ho un po' di tempo metto a posto le foto di NY e ne posto un paio.
Ciao a presto.. fatevi sentire... Anche solo per dire ciao!

Jacopo

18.7.06

Kiss the rain..

Appena finito di scrivere un post acido e arrabbiato ho deciso di lasciarlo li per un po' per vedere se magari con il tempo sarebbe maturato e addolcito un po'. E allora un'ora e mezza in piscina, con il sole che si nascondeva dietro le nuvole sempre piu` scure. Si stava avvicinando finalmente un temporale. L'aria qui da due giorni e` immobile e rovente. Ma a poco a poco un po' di brezza si faceva strada tra gli alberi che si stiracchiavano e lasciavan cadere le foglie bruciate dal caldo dei giorni passati. Poi il cielo si e` a poco a poco coperto di nuvole. E poi dalle nuvole finalmente la meravigliosa pioggia. Meravigliosa perche' uguale in tutto il mondo, anche in questo posto dimenticato dagli dei. L'odore cosi' familiare, le gocce tra i capelli. Mi sono dimenticato di tutto cio` che ho pensato prima. Tutto e` stato lavato via dalla pioggia, come il giallo stanco dell'erba che domattina risplendera` verde al sole.

Jacopo

Addendum: Ho pescato la registrazione (dalla radio) del concerto di Lucca dell'altra settimana. Waters ha concesso la trasmissione della sola prima parte, purtroppo. Per ora possiamo accontentarci. Lo metto sulla scratch, ma chi non puo' prenderla da li e ne vuole una copia me la chieda e trovero` il modo di fargliela avere.

14.7.06

Next stop: New York City.

Domattina si vola via, finita questa lunga e intensa vacanza Italiana si parte per tornare al lavoro. Ma prima di sbattere i denti sui problemi dei Qualifying Exams gli ultimi sgoccioli di vita mondana passano ancora una volta per la Grande Mela. Un paio di giorni in compagnia del nostro vecchio Carlo passeranno in fretta, ma oramai e` poi tempo di studiare.
Mi ha fatto bene risciacquare i panni nel Sile, in Arno e nella Senna. Mi sono finalmente liberato di due anni di stress. Grazie a tutti, grazie a tutti quanti. Mi ha fatto piacere conoscervi in mezzo i miei vecchi amici, o incontrarvi per caso in treno, o ritrovarvi dopo molti anni, o riscoprirvi sempre nostalgicamente eguali a come ricordo e salutarvi con un abbraccio stretto. Mi ha reso felice condividere emozioni tanto forti con alcuni di voi, mi ha dato molto di quel che mi mancava e che mi manchera` ancora. Mi dispiace solamente di non essere riuscito a vedere tutti coloro che avrei voluto.
E domattina si vola. E si ricomincia.

Manitu` benedica l'America.

Jacopo

13.7.06

Shine on you crazy diamond (Parte II)

Scintille dorate volano alte sul palco al primo giro di basso. E` In the Flesh, e i brividi ti mordono le braccia nonostante il calore della piazza. La pelle d'oca sale e ti stringe le gambe. Ci siamo. Ci siamo davvero.
Le luci tinte dei sette colori dello spettro si muovono intorno allo schermo rotondo dove si fanno vedere i due martelli di The Wall.
Una galassia, ed e` li che inizia brillare Shine on con la sua inconfondibile introduzione. Dallo schermo sorge la figura in rosso di Syd Crazy Diamond Barrett. Applausi, tanti, e una triste smorfia di Roger Waters... Remember when you were young, you shone like the sun.
Una mano che armeggia alla radio e` come se desse il la. Waters imbraccia la chitarra acustica e comincia a ritmare gli accordi della struggente Wish you were here e la voce, rotta, dice:
"We dedicate this whole evening to Syd Barrett, friend, and particularly this song."
Cantare con tutta la voce che ti puo` uscire dai polmoni; andare in alto, sentire la gola che non regge e che il suo suono si frantuma; sentire che la voce non ti sale piu` ma voler dire lo stesso, dire, dire con tutti gli altri quanto vorresti che quel tuo qualcuno fosse qui.

Qualche canzone del proprio album da solista, proprio oggi la tragicamente attuale Leaving Beirut...
Oh George! Oh George!
That Texas education must have fucked you up when you were very small..

e poi Amused to death che fa vibrare il petto di tutti al momento dell'esplosione.
Il palco sbuffa fuoco ad accompagnare la musica sempre piu` alta e chiudere gli occhi aiuta solo i brividi a salire piu` in alto.

Inizia Dark side e sale sul palco anche Nick Mason, an old friend of mine. Lo schermo circolare si riempie della figura del lato nascosto della luna, aerei volano bassi passando da una cassa a un'altra e pare di sentirli volare nella testa. L'ipnotica On the Run, con i nastri colorati della luce uscita dal prisma che si attorcigliano in una coppia di spirali vorticose; l'odore pungente delle canne dei vicini, i suoni che provengono da tutte le direzioni in un intreccio senza bandolo. Le auto sfrecciano gialle nello schermo, saturano i timpani con il loro motore assordante.

Volano gli orologi disegnati di Time e esplodono le sue pendole in una folle sveglia, mentre poco dopo Nick Mason fa magie con la batteria; vola vola la voce della corista in The Great Gig in the Sky. Impazziscono i suoni dei registratori di cassa di Money, ubiqui e imprevedibili. I'll see you on the dark side of the Moon, che nel frattempo si tingeva dei colori dello spettro. Brain damage, tante pasticche, tante, troppe.

E poi i bis, Another Brick in the wall, Vera, Bring the Boys back home. Crescendo.. per arrivare alle voraci, inattese, bollenti, altissime colonne di fuoco di Comfortably numb. Da adesso scalderanno con il loro incredibile ricordo la nostra pelle ogni volta che la canzone si avvicinera` con le sue note per regalarci un nuovo brivido.

Jacopo

12.7.06

Shine on you crazy diamond...

Ieri la notizia che Syd Barrett se ne e` andato da questo mondo per la seconda volta, l'ultima. Questa sera a Lucca l'esibizione di Roger Waters e Nick Mason, per cui sicuramente quest'ultimo luccichio del loro amico, il crazy diamond della canzone, avra` significato piu` che per tutti noi messi assieme, noi che all'epoca nemmeno stavamo a questo mondo.
La trasferta lucchese si dipinge di un colore nuovo, intenso, che sara` difficile da raccontare a parole e a immagini. Ho sentito che il concerto sara` trasmesso in diretta da RaiRadio1 per chi vorra` essere li pur senza le quadrifonie e le luci della serata, ma con il brivido di una serata vicino a questi personaggi, ormai sessantenni, che nella musica sono invecchiati e nella musica non mancheranno mai di esserci.

Jacopo

10.7.06

Allez les Bleus (Parte III)

Come promesso eccovi un filmato dei pazzi caroselli di ieri notte... Autoradio a palla sulla canzone d'obbligo e via!


A presto!

Jacopo

9.7.06

Allez les Bleus (Parte II)

Anche se questa volta.. che se ne vadano pure a casina loro che a festeggiare ci si pensa noi! Sono le tre di notte passate e sono appena tornato da un giro in centro dopo la vittoria. Giusto il tempo di scaricare le foto e di mostrarvene un paio. Domani tentero` di metter su i filmini.

Ecco Piazza dei Signori bardata di tricolore

E Piazza Duomo, gremita come mai ricordavo


Buonanotte

Jacopo

7.7.06

The Dark side of the Moon


Mercoledi` si va a Lucca! Finalmente comprati i biglietti! Attendo con trepidazione questo momento che mi sono voluto regalare. Anche se nell'89 a Venezia eravamo un po' piccini, anche se questa volta sara` tutto diverso, mi sono talmente emozionato a vederli al Live8 un anno fa, che ho deciso che, no matter what ci dovevo andare.
Per chi non ha la fortuna di accompagnarmi, cerchero` di trovare le parole giuste per descrivere questo evento...
Un abbraccio


Jacopo

5.7.06

Allez les bleus!

Arrivare a Parigi la sera della partita Francia - Brasile e` stato davvero incredibile, con gli abitanti della meravigliosa capitale francese impazziti di gioia a urlare per le strade. Pareva di stare in sudamerica da quanto la vittoria ha galvanizzato gli spiriti dei parigini. Ritrovarsi travolti nella metropolitana da una folla bleu e festosa che picchiava sui vetri a ogni fermata...



Faticosamente giunto a destinazione (fermata Pyrénées), la festa in una casa di una amica di Domingo stava oramai giungendo al termine, quindi siamo pressoche` subito tornati a casa, presso la Citè U, casualmente sita in Boulevard Jourdan.. comincio ad affezionarmi a quella stazione della RER.

La domenica trascorre nella più inusuale delle maniere per quello che ti aspetti da un italiano in visita a Parigi, ovvero tutti a prendere il sole e a fare il bagno al lago a Torcy; nonostante uno sciopero dei ferrovieri (tutto il mondo è paese!) si arriva comunque a destinazione in tempo per fare un paio di bagni e per giocare a frisbee tra le ortiche (vero, Domingo?)



La sera passa in fretta davanti ai tanti piatti di un ristorante cinese, poi rapidamente si torna verso casa. Il lunedi` e` giorno lavorativo.. mica tutti sono scioperati come me che me la spassero` tra i saldi parigini



Eh, e allora ti ricordi di tante cose di Parigi che cogli ogni volta che ci ritorni; le zaffate di aria pungente della metro, le strade affollatissime, i quai colmi di gente, le scalinate sulla Senna.. e non puoi fare a meno di concederti un giro vicino a Notre Dame, cogliere le ombre che si allungano sulle due torri...

..e poi attraversare l'altra meta` della Senna e abbandonarti alle creperie del Quartier Latin, cercando quella che piu` ti ispira, quella che te le fa al momento..

.. continuare giu` fino ai giardini del Luxembourg, e scendere per rue d'Ulm per raggiungere rue Mouffetard...

.. risalire fino alla dorata Place de la Bastille, poi camminare per tutta Rue de Rivoli fino al Louvre, vedere il luccicare lontano de l'Opera e correrci dietro come una gazza...

.. per poi rincorrere la vista delle cupole del Sacre Coeur. Camminare, arrampicarsi su fino a toccare la bianca pietra, e finalmente voltarsi e spalancare gli occhi, ancora una volta, ancora come la prima volta per vedere Parigi chiara per il sole basso..



Il giorno dopo e` il giorno di Italia-Germania. I francesi ci danno gia` per vinti e spacconano con i compari Allemandi questionando su chi di loro due vincera` la finale. La mia giornata procede quieta tra i negozi e le creperie nei pressi di Porte d'Orleans insieme a Domingo e a Merengue, altro chico venezuelano.
Tra gli sfotto` francesi si va tutti allo stadio dove si vedra` la partita da un maxischermo.
Lo stadio non e` davvero gremito, ma c'e` comunque una colorata e quieta compagine italiana e una gia` festante parte tedesca che, forse rallegrata dall'alcol (e non ci sara` molto altro di cui essere allegri da li a due ore)
gia` si liberava in improvvidi sventolii.

Durante la partita, molti cori che urlavano Deutschland e troppo pochi che inneggiavano ai nostri colori (tra le colorite proteste degli immigrati napoletani che stavan dietro di me). E il commento francese esplicitamente filogermanico si lanciava in uscite del tipo "Dai, dai andiamo! Andiamo che Cannavaro e` a terra!" tra i fischi degli italiani e le risate dei tedeschi.
Ma al momento giusto Grosso ci ha fatto ritrovare tra le nostre bandiere abbracciati sotto al maxischermo. E nemmeno placata la euforia del primo gol, dopo che l'immenso Cannavaro ha rubato palla e lancia Gilardino gia` siamo tutti a urlare DUE DUE DUEEEEH. E puntualmente la gioia esplode zittendo definitivamente commentatori e soprattutto tifosi.

I caroselli si sono incredibilmente prolungati fino a notte fonda e mentre tentavo di prendere sonno a letto ancora sentivo i clacson lontani festeggiare su Boulevard Jourdan, mentre potevo solo immaginare cio` che accadeva in Italia dai messaggi che arrivavano sul telefonino.

Il mattino dopo si e` dileguato in un lampo, tra le ultime spese (in una meravigliosa fromageria) e i saluti, prima di prendere nell'ordine RER, metro, autobus e aereo per tornare in Italia, e ritrovarsi qui con tanta tanta tanta voglia di tornare.

Jacopo

16.6.06

Back to Pisa...


Una parola prima di tutto: Grazie!
Grazie a tutti di tutto quanto, sono contento di essere tornato per un weekend nella mai dimenticata Pisa, aver ritrovato molte persone importanti, averne conosciute di nuove, essere andato al mare e aver mangiato dell'ottima pizza. Circondato da una sensazione di familiarita` che non mi ha mai abbandonato (un po' come le care vecchie zanzare Pisane, che non hanno mancato di darmi il bentornato).
Non so davvero come ricambiare o ringraziarvi, tutti voi che ancora vivete a Pisa.
Probabilmente ci vedremo per la laurea di Pietro, quindi non mi resta che augurarci di vederci presto!

Jacopo

6.6.06

Home at last!

Sotto una bandiera a stelle e strisce in uno sperduto aeroporto della Virginia, sto aspettando l'imbarco dell'aereo che mi riportera` dal lato giusto dell'oceano.
Il problema e` che sono le nove meno dieci di sera e avrei dovuto partire alle tre di questo pomeriggio.
Liliana sostiene che anni e anni di Trenitalia dovrebbero averci reso immuni dallo stress da ritardo, pero` pero` pero` questa volta e` davvero troppo.
Tutto sembrava andare alla grande, a parte la pesantissima cappa d'umido che da qualche giorno ricopre la terra qui in America.
Il check in era andato via liscio, a parte qualche problema di comunicazione con il personaggio che parlava dall'altra parte del counter, stavo gia` in cerca di qualcosa da mangiare quando sento l'annuncio agli altoparlanti

"Giacòpo Dhi Simuà (ARGH) is kindly requested at the Delta ticket counter"

Nonostante le fitte allo stomaco per la fame e la orribile pronuncia del mio nome, mi sono rifatto la strada indietro per incontrare una armadia a quattro ante della security inveirmi contro perche' dovrei sapere che sono tenuto a non usare alcun tipo di lucchetto o combinazione sulla mia valigia.
Alla mia osservazione che non vi era alcun lucchetto e che la combinazione era quella che stava gia` in posizione, l'arrogante poliziotta mi intimava di produrre la chiave per aprire la mia valigia. Naturalmente non mi e` permesso di toccare il bagaglio in questione e dunque non c'era verso di convincerla della mia buona fede. Il colpo di genio e` stato il metodo Windows:

"Provi ad alzare e ad abbassare la levetta verde"

Grazie al cielo come tutti sanno, il metodo Windows con gli americani funziona.

Superata la security, a parte un pranzo terribile e un caffe` pessimo (che contavo davvero fosse l'ultimo, beata ingenuita`), si procede al primo imbarco.
Eravamo gia` sull'aereo che avrebbe dovuto portarci al JFK di New York, avevano gia` raccontato le solite favolette sulla sicurezza, avevano gia` raccomandato di allacciare le cinture, controllare che il sedile fosse in posizione verticale e il tavolino fosse ben chiuso. Io stavo gia` iniziando a sonnecchiare appoggiato al finestrino, quando la voce del comandante annuncia che a causa di problemi atmosferici a NY si stava verificando una congestione che ci avrebbe impedito di atterrare. Dunque tanto valeva non partire. Il problema, dicevano, si sarebbe risolto in non piu` di mezz'ora.
Beh, il fatto che io sia ancora incastrato all'International Airport Dulles vi potrebbe far sospettare che la storia non e` proprio proprio andata cosi`.
Dopo mezz'ora (di saporito sonno) il comandante ci comunica che la situazione non accenna a migliorare e l'aereo subira` un ritardo di almeno quattro ore.
Eravamo gentilmente pregati di uscire e andare a "enjoyare" l'accoglienza del club prima classe mentre trovavano una sistemazione per coloro che avecano connecting flight.
Ma come c'era da aspettarsi l'accoglienza del club si e` rivelata piuttosto sfigatella, in particolare ci hanno solo fatto assaggiare la loro gelida aria condizionata e non ci hanno offerto nemmeno un bicchiere d'acqua. In piu` naturalmente le persone messe a tenere a bada la torma inferocita si sono dimostrate alquanto inadatte e hanno presto cacciato tutti fuori a cercare una soluzione al ticket counter.
Dopo una attesa notevole, tra gente che doveva andare a Mosca e gente che doveva andare a Istanbul, mi hanno comunicato il mio nuovo itinerario: cambio di aeroporto (a mie spese! spilorci!) e volo dirottato per Parigi.
Dopo due ore di metropolitana e shuttle per arrivare all'altro aeroporto di Washington (che detto per inciso sta a 40 miglia e per arrivarci passi per altri due stati) mi ritrovo davanti al counter deserto della Delta. Urlando al miracolo mi ci tuffo scoprendo con mio sommo disappunto che il check in lo avrei dovuto fare al counter della Air France, davanti al quale ero gia` passato domandandomi in quale girone infernale mi stessi trovando. Un'ora in coda per il check in per scoprire che il mio biglietto e` considerato sospetto. Sospetto perche' non e` un round-trip, perche' e` stato acquistato poche ore prima del volo (ovvero a Novembre dell'anno scorso!), perche' passare da Parigi non e` proprio un percorso naturale.
In soldoni cio` implica che ho vinto un biglietto per un additional screening (senza peraltro scordare che me ne ero gia` cuccati un po' nel tentativo di prendere il precedente aereo). La parte piu` brutta arriva quando ti rinchiudono in una gabbia di vetro grande come una cabina del telefono e alta fino ai fianchi mentre ti aprono i bagagli e ti questionano su cosa ci sia dentro. Dopo aver appurato che il mio violino dentro e` vuoto e non contenga esplosivo al plastico, aver controllato tre o quattro volte il mio computer e la mia macchina fotografica, e` possbile per il sospetto uscire dalla cabina ed essere perquisito; come sono cari, il sospetto sara` perquisito da un membro del suo stesso sesso. Questo si e` un grande gesto di civilta`.
Annunciano ora l'imbarco.
Naturalmente soltanto in Francese.
Vive la France & God bless America!

Ora vedremo cosa mi capitera` in volo.

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Il volo di per se si e` svolto piuttosto tranquillamente; l'unico particolare degno di nota la vicina supersize, ma talmente supersize che nemmeno si abbassava il bracciolo del sedile poiche' si bloccava sulla di lei gamba. Brrr.
Arrivati a Parigi ci si accorge che in realta` molti di coloro che stavano sull'aereo che non era partito erano stati dirottati su quel medesimo aereo per Parigi. E ci si accorge pure che pur di mandarci via in fretta, la compagnia aerea aveva prenotato delle coincidenze assolutamente imprendibili a Parigi, che nel mio caso era qualcosa come un'ora dall'atterraggio dell'intercontinentale al decollo del volo per Venezia. Fate conto che siamo riusciti a scendere dall'aereo circa cinque minuti prima che decollasse il mio volo, dunque io non avevo alcuna speranza di prenderlo.
Ma altri si, e quando l'autobus che avrebbe dovuto portarci al termine non ne voleva sapere di partire, la gente cominciava a rumoreggiare. L'autista naturalmente non ne voleva sapere di rispondere alle domande in inglese e si rifiutava categoricamente di dare un qualsiasi cenno
di assenso o di spiegazione, rinchiudendosi in un ostinato Je ne sais pas che per la maggiorparte dei Gringos non era esattamente sufficiente come risposta.
Una volta che l'autobus si mette finalmente in moto, la mia disavventura paperiniana volge finalmente al termine. Le operatrici dell'Air France sorridono al mio francese stentato, ma apprezzano lo sforzo e quando vedono galleggiare un enorme punto interrogativo sopra la mia testa, passano a parlarmi in un inglese altrettanto stentato, che gli viene sorriso indietro. Francia Italia 1-1. Comunque sia riescono a far uscire dal cappello un volo per il pomeriggio. Morale della favola arrivo a casa con otto ore di ritardo e molto da raccontare.

A presto

Jacopo

11.5.06

Maybe done, maybe not

Ciao!
Sotto esami per l'ultima settimana , finalmente. La settimana prossima dovro` consegnare il Final di topologia e la cosa implica che questo weekend sara` bruciato in andare alla ricerca di gruppi di omologia e di coomologia.
Vorrei parlarvi di un curioso e divertente sottoprodotto della iCulture, la cultura con le cuffiette bianche, ma prima di parlarne necessariamente devo scattare qualche foto.. e spero di riuscirci perche' ne val davvero la pena, anche se la cosa non e` del tutto ovvia come vi renderete conto.
Ora mi aspetta un'altra ora abbondante di lezione.

Un abbraccio

Jacopo

3.5.06

Spot the differences!

Ehi ciao a tutti!
Post breve breve giusto per farvi ridere un pochino.. purtroppo tra esami da consegnare, piatti da lavare, seminari da seguire, rimane poco tempo per discorrere del piu` e del meno con voi.



Mi sono ritrovato questa pubblicita` tra le mani in un giornale a Toronto, e superati i primi attimi di confusione, mi sono ritrovato a ridere come un cretino in mezzo alla gente che mi guardava e si domandava che mai ci fosse di tanto divertente in questa pagina... Commentate gente commentate...

Manitu` benedica l'America (e rigiri la nostra Torre!)

Jacopo

21.4.06

Fooling around in Toronto

Ciao a tutti!
Passero` questo weekend nella spumeggiante Toronto, lontano per un solo istante da tutte le preoccupazioni di midterm e assignment da consegnare a tutti i costi.
Si.. si lo so che magari non avrei dovuto permettermelo, che i corsi stanno finendo e che si fa sentire un bel po' di stress.. ma ne avevo una voglia pazza.
Buon weekend a tutti quenti!

Manitu` benedica l'America!

Jacopo

19.4.06

Poll...

Propongo un gioco su suggerimento di Redy..
Commentate, gente, commentate.
Si accettano previsioni sulla data del prossimo voto italiano... in palio una cena cucinata dal sottoscritto.. no no.. non dovrete venire a College Park per gustarvela.. anche se pur non mi dispiacerebbe un po' di compagnia.

Manitu` benedica l'America

Jacopo

16.4.06

Buona Pasqua!

E come ogni americano che si rispetti sto passando la Pasqua riempiendo noiosissimi form per la dichiarazione dei redditi. La deadline e` fissata per Pasquetta e naturalmente mi sono preso l'ultimo giorno.
Ci sono alcune amenita` che si possono trovare nelle istruzoni per la compilazione, come alcuni benefici che ti sono dovuti se hai usato la tua automobile per gli aiuti pro-Katrina (benefici che ammontano a 32 centesimi al miglio) oppure sconti se hai un parente in Iraq, o detrazioni sui libri di testo che devi comprare per i tuoi corsi.

Buona Pasqua a tutti!

Jacopo

14.4.06

Easter or Passover?


Dilemma... non capita troppo spesso a noi italiani di essere imbarazzati sul "cosa augurare" per il weekend di Pasqua.. Qui invece si rischia di prendere un po' di granchi tra tutte le religioni che coesistono e sgomitano. Ogni tanto ci imbrocchi, ogni tanto no, ma per fortuna l'augurio di passare bene un weekend fa piacere a tutti, comunque esso venga chiamato.

Si parla spesso anche delle trascorse (?) elezioni in Italia.. qualcuno mi urla dietro "Berlusconi!" alzando minacciosamente il braccio destro.. (per la cronaca si tratta del mio advisor -_- ).. Altri si congratulano per la "end of the dictatorship", altri sono piu` cauti e si chiedono perplessi che significhi quel ridicolo "zero zero sette" (!) percento di differenza.
Mah.. consoliamoci leggendo le prime pagine dei giornali stranieri (forse non dovrei.. ma e` irresistibile!!!!)


A presto!
Manitu` benedica l'America (e un pochino pure noi, che se ne sente il bisogno!)

Jacopo

4.4.06

Cheer the Turtle!

Domani College Park andra` fuori di testa... La squadra femminile di Basket ha vinto il titolo nazionale NCAA proprio questa sera "vendicando" la squadra maschile che manco era arrivata ai playoff. Si preannuncia una superfesta visto anche il modo con cui hanno vinto la partita.. sotto di 13 punti all'inizio del secondo tempo han tirato fino ai supplementari e vinto di 3. Clap clap clap.

Nel frattempo non ho avuto purtroppo tempo ne' modo di raccontarvi come qui sia letteralmente esplosa la primavera.. ogni giorno che passa la natura si fa piu` bella e colorata. Stanno fiorendo gli alberi e i prati e l'aria comincia a profumarsi. Ieri poi il primo temporale ha portato acqua in abbondanza e questa mattina i prati erano coloratissimi di un verde molto intenso. Era tutto assolutamente magnifico, la giusta ricompensa per essere tornati a casa zuppi dalla testa ai piedi.

Buona giornata!

Jacopo

20.3.06

Troppo forte!


Questa immagine mi ha fatto troppo cappottare dal ridere... :)

8.3.06

Otto Marzo

Tanti auguri per la festa della Donna!
In questo paese incivile mica l'hanno mai vista una mimosa, bah.. che gente! siamo troppo piu` avanti noi in Italia!
Un abbraccio e un bacio a tutte!

Jacopo

5.3.06

Fear the (Big) Apple!

Eccomi di ritorno dalla Toccata e Fuga nella Grande Mela. New York City e` veramente una meraviglia e vale tutte le ore di viaggio che ci vogliono per arrivarci.

Sveglia all'alba! Bus, Metro e voila`: eccomi alla Union Station di Washington con il sole ancora basso basso che entra di taglio dalle enormi vetrate e si diffonde sulle volte a botte dorate di uno stile piuttosto pomposo ma dopotutto piuttosto gradevole. La Union Station e` la stazione dei treni, mezzo di trasporto dalle tariffe proibitive e nemmeno troppo conveniente dal punto di vista della velocita`.. La sagoma del Capitol incorniciata dalle arcate della stazione saluta chi arriva e chi se ne parte come me per raggiungere il terminal dei bus, i mitici Greyhound.
Dopo quattro ore di sonno sballottato su e giu` per Maryland, Delaware, Pennsylvania e New Jersey la sveglia e` cantata dagli aerei che passano sopra l'autostrada per atterrare a Newark. E nonostante tutto e` un risveglio piacevole, perche' laggiu` all'orizzonte attraverso i vetri impolverati sta sorgendo lo skyline piu` famoso del mondo
Pochi minuti ancora per attraversare l'Hudson attraverso il Lincoln Tunnel e ci si ritrova in pieno centro a Manhattan. Usciti dalla Port Authority si compare sulla 8th Ave, all'altezza di Times Square e del Chrysler Building che si riesce a vedere anche se sta dall'altro lato di Manhattan.
Qui incontro Francesco, che non vedevo dal giorno del mio diploma, quel giorno di ottobre dell'anno scorso. In un baleno ci si ritrova a Broadway, la strada che taglia trasversalmente Manhattan, nota per i numerosi teatri di musical e per essere una delle strade piu` colorate di tutto il pianeta.
Pochi minuti di camminata ci portano in quinta strada all'altezza di St. Patrick, la cattedrale cattolica di New York. Cio` che balza agli occhi istantaneamente e` il curioso accostamento tra la bandiera a stelle e strisce e la bandiera gialla e bianca del Vaticano, orgogliosamente esposte sulla facciata e anche all'interno, nella navata centrale. God bless America!
Alle quattro si aprono le porte del MoMA (Museum of Modern Art) per una serata gratuita.. quindi siamo andati a farci un giro in mezzo a quella che oggi viene considerata arte.
Il piano terra e` una catasta di arte contemporanea. Alcune delle opere sono davvero ridicole, altre completamente incomprensibili. Comunque sia l'atteggiamento generale del pubblico e` quello di una sana e nemmeno troppo ben celata ironia. I piani piu` interessanti sono quelli dedicati al design e all'arte del '900 con svariati quadri di Picasso, Kandinsky, Mondrian, il celebre squarcio di Fontana (la tela oramai e` ingiallita moltissimo) e altri must-see.
Il titolo dell'opera in alto a sinistra e` "Splatted chair" e non puo` che far sorridere pensando all'estate Pisana. In alto a destra si possono ammirare un po' di computer Apple e l'ormai celeberrimo iPod! Sotto a sinistra, alcune sedie improbabili mentre a destra fanno capolino la nostra Vespa e la Smart.
Terminato il giro presso il museo il sole e` sceso e la notte di Manhattan e` tutta per noi.
Assolutamente incredibile e` raggiungere Times Square. La luce dei display pubblicitari e` potentissima e illumina davvero a giorno Broadway





I grandi maxischermi continuano a mandare filmati ed animazioni pubblicitarie, e lo spettacolo e` davvero coloratissimo; da notare la limo rosa e la quantita` spettacolare di gente che camminava in giro con 18 gradi Farenheit (che circa circa sono sette gradi sottozero).

Il vento soffiava fortissimo, soprattutto (naturalmente) agli angoli delle strade dove i poveri pedoni dovevano attendere il verde dei semafori. Ma proprio all'altezza di Times Square, guardando verso Est si intravede la guglia di uno dei grattacieli piu` famosi di Manhattan, il Chrysler Building. Anche da lontano e` davvero spettacolare ma vale davvero la pena di camminare ancora un po' per raggiungere Lexington Avenue e arrivarne ai piedi.



La serata si conclude camminando verso nord su Broadway dove abbiamo incontrato un altro nostro amico violinista, che per una fortunata coincidenza si trovava in tournee negli Stati Uniti e venerdi` sera era proprio proprio a New York.
Ed eccoci qui tutti e tre di fronte al Metropolitan Opera House di New York (si si lo so che e` proprio scura ma non ci si poteva fare granche')

Gironzolando ancora un po' ci siamo rifugiati a cenare in un pub e poi, vista l'ora tarda e il jetlag che per qualcuno si faceva ancora sentire, siam tornati in albergo.

La mattina del sabato e` passata via in un soffio con un giro per la Fifth Avenue passando per il Rockfeller Center e ammirando le improbabili auto che circolavano per la strada piu` nota di Manhattan
Una colazione americanissima a base di Pancake e Cheese Cake ci ha saziato fino al momento della mia partenza, alla una (e personalmente ben oltre!)
Giusto il tempo di scattare qualche altra fotografia e poi un abbraccio e via!
E rieccomi qui. Con una grandissima voglia di tornare.

Manitu` benedica l'America

Jacopo