Song of the day

28.1.06

The other side of DC


Cari amici,

oggi ho approfittato della giornata oserei dire primaverile per gironzolare per Washington. Evitando a tavolino il mall, la casa bianca e le altre bischerate che la parte noiosa della citta` e` in grado di offrire, ci siamo (sono uscito con due miei amici messicani) diretti verso la luccicante Georgetown (la zona nord-ovest della capitale).
Incredibilmente umana nell'aspetto, traffico incastrato come in ogni vera citta`: negozi, ristoranti, pub, bar in riva al fiume Potomac.. una gran confusione estremamente sobria, gli edifici al massimo di due o tre piani e molto colorati.. Pare quasi di essere in una citta` nordeuropea. l'unica caratteristica davvero molto USA, le nere luccicanti limos che passano per le strade e scarrozzano chissa` chi.

E` stata una scoperta piacevole; ora so che c'e` un luogo dove rifugiarsi quando sento nostalgia del nostro amato Vecchio Continente e di un buon caffe`.

La nostra giornata e` tramontata insieme al sole in un delizioso caffe` in Adams Morgan, quartiere un tempo dominato dalla malavita cubana e ora rimesso a nuovo e autentico cuore della vita notturna di DC; unico ricordo del turbolento passato, i giganteschi murales dipinti sulle pareti degli edifici e ora diventati il simbolo di questa vita rinata. Il posto era assai particolare: un enorme salotto ricolmo di divani e di poltrone.. uno diverso dall'altro nel colore e nello stile; tra tavolate e tavolini era un brulicare di gente di tutte le razze ed eta`, multicolore come l'arredamento; molti armeggiavano al proprio computer, altri parlavano, altri studiavano. Un vero formicaio che metteva a dura prova la memoria delle cameriere. Ottimo caffe` e cheese cake da urlo, divani morbidi e musica soft. Purtroppo abbiamo dovuto lasciare il posto prima che la vera vita cominciasse a riversarsi tra le strade e abbiamo potuto solo immaginare la musica che da li a poco sarebbe stata suonata nei caffe`.

La lunghissima scala mobile che ci inghiottiva mentre scendevamo nel ventre di Washington, la subway, ci ha restituito alla luce delle stelle (stasera si vedevano.. non capita spessissimo) qui a College Park, a poche miglia di distanza, ma davvero in tutto un altro mondo.

Manitu` benedica questo paese.
A presto

Jacopo

Addendum I (Super Size my Car)
Non ho potuto fare a meno di notare le dimensioni smisurate di questa automobile. Passi la limousine.. ma questa e` davvero esagerata. La macchina accanto e` una comune Golf.



Addendum II

2 comments:

--- said...

Super Size my post!
Mi rallegro di vedere che hai ripreso ad aggiornare con regolarita' il blog e che le notizie che dai diventano piu' articolate. Pitu-pitu' paaaah

Anonymous said...

Gia' il fatto che un fiume si chiami Potomac mi fa riflettere.
Qua per lo meno si chiamano Sumida, Tama... mi paiono piu' normali, Potomac mi fa pensare che il fiume sia sponsorizzato dalla General Mortors :)