Song of the day

8.2.06

Take it easy

Vorrei aprire una piccola parentesi per raccontarvi gli usi e costumi del salutare americano.

Quello che probabilmente saprete un po' tutti e` che quando due amici si incontrano si dovrebbero scambiare un reciproco "Hello!" seguito da un "How are you today? " al che la risposta tipica di "Fine, thanks" dovrebbe concludere la fase dei preliminari e permettere l'inizio di una conversazione oppure concludere l'incontro con un classico "Bye bye".

Beata ingenuita`.

Appena messo piede qui sono subito stato stordito dalla pletora di maniere che gli autoctoni utilizzano per iniziare a interloquire con i propri compagni. Prima di tutto una rivelazione sconcertante:
"How are you?" non e` una domanda.
E` semplicemente un modo per salutare e per essere un filo cortesi. Nessuno si aspetta davvero una risposta quando lo chiede e, anzi, il fatto che qualcuno risponda crea non poco smarrimento che e` chiaramente leggibile negli occhi di chi ti ritrovi di fronte.
Ma non finisce chiaramente qui.. le variazioni sul tema sono molteplici: "How are you doing?" talvolta abbreviato in "Howdy?", "How is it going?" "What's going on?" ovvero "What's up?" che poi viene storpiato frequentemente in "Wassup?" o addirittura troncato in un monosillabico "sup?".
E cosi` capita che passeggiando per strada due si incontrino e uno saluti l'altro dicendo "'sup man?"... la cui risposta e` naturalmente "'sup dude?" .... Bah che gente.

E per salutarsi e andare via? Dimenticatevi il vecchio "Bye bye!"; tipicamente ci si congeda con un "Have a good day/evening/night" oppure "I'll see you later" noncuranti del fatto che questo later potra` essere tra qualche settimana. Naturalmente troncato in "seeya" o sotto altre forme, quest'ultimo e` decisamente il congedo piu` diffuso... ma ne esistono di decisamente piu` pittoreschi, come qualcuno che ti saluta dicendo "Take it easy, man" oppure un piu` affettuoso "Take care dude!"

Concludo questa colorata panoramica confessandovi quanto mi manca poter salutare gli amici con un abbraccio o una pacca sulla spalla. Contrariamente a cio` che Liliana ci racconta dalla ormai sua India, da queste parti, fatta eccezione per il meraviglioso popolo latino, il contatto fisico e` molto ristretto; non e` davvero consentito avvicinarsi troppo alle persone... e quando incontro una ragazza dopo molto tempo e mi viene naturale avvicinarmi per porgere i due baci di rito sulle guance, mi guardano come se fossi verde con le antenne spenzolanti. Il rapporto con i rappresentanti del mio sesso e` reso poi ancora piu` complicato, nonostante tutto, da una omofobia dilagante che guarda con sospetto qualunque manifestazione d'affetto, o semplicemente cordialita` che ci si possa scambiare. Il massimo a cui siamo arrivati per celebrare il superamento di un esame e` stato un istantaneo Give me 5. Yahoo!

Manitu` benedica l'America (in particolare dal Messico in giu` e dal Canada in su)

A presto

Jacopo

5 comments:

--- said...

Una precisazione: in India non tutte le manifestazioni pubbliche di affetto sono accettate. Le donne camminano raramente mano nella mano e i baci sulle guance non si danno a nessuno. Non parliamo poi delle effusioni tra maschi e femmine... Un tempo l'inchino a mani giunte evitava qualsiasi contatto, mentre oggi la piu' globale stretta di mano ha relativamente accorciato le distanze

Anonymous said...

Aggiungo un'altra storpiatura che era in voga nell'area di Chicago un paio di anni fa (si usava quasi solo questa espressione...). Il quasi onesto "how is it going?" era sistematicamente trasformato in "as going". Manca il punto di domanda perché anche qui la risposta era chiaramente "as going"!

Ciao!

Anonymous said...

Mi piace parecchio la benedizione di Manitu di questa volta :D
Riguardo al contatto fisico nelle relazioni di ogni giorno non sto nemmeno a parlare del Giappone, tienti stretto il "cinque"!
Pero' rispetto a 6 anni fa molti piu' giovani ti parlano guardandoti negli occhi... e' un bell'incremento.

Redentore said...

In Italia siamo sempre i più calorosi nei saluti! :-)))

Umberto said...

Hey Jacopo, mi è proprio piaciuta questa carrellata di saluti. Penso che ne farò miei alcuni!

Tipicamente quì io dicevo sempre Hi! e mi veniva risposto Hey! e ora io alterno i due.

Comunque da domani corso di Olandese, quindi potrò raccontare le vere usanze locali.

Take care mate,

Umberto