
Questa immagine mi ha fatto troppo cappottare dal ridere... :)
Dopo quattro ore di sonno sballottato su e giu` per Maryland, Delaware, Pennsylvania e New Jersey la sveglia e` cantata dagli aerei che passano sopra l'autostrada per atterrare a Newark. E nonostante tutto e` un risveglio piacevole, perche' laggiu` all'orizzonte attraverso i vetri impolverati sta sorgendo lo skyline piu` famoso del mondo
Pochi minuti ancora per attraversare l'Hudson attraverso il Lincoln Tunnel e ci si ritrova in pieno centro a Manhattan. Usciti dalla Port Authority si compare sulla 8th Ave, all'altezza di Times Square e del Chrysler Building che si riesce a vedere anche se sta dall'altro lato di Manhattan.
Pochi minuti di camminata ci portano in quinta strada all'altezza di St. Patrick, la cattedrale cattolica di New York. Cio` che balza agli occhi istantaneamente e` il curioso accostamento tra la bandiera a stelle e strisce e la bandiera gialla e bianca del Vaticano, orgogliosamente esposte sulla facciata e anche all'interno, nella navata centrale. God bless America!
Alle quattro si aprono le porte del MoMA (Museum of Modern Art) per una serata gratuita.. quindi siamo andati a farci un giro in mezzo a quella che oggi viene considerata arte.
Il piano terra e` una catasta di arte contemporanea. Alcune delle opere sono davvero ridicole, altre completamente incomprensibili. Comunque sia l'atteggiamento generale del pubblico e` quello di una sana e nemmeno troppo ben celata ironia. I piani piu` interessanti sono quelli dedicati al design e all'arte del '900 con svariati quadri di Picasso, Kandinsky, Mondrian, il celebre squarcio di Fontana (la tela oramai e` ingiallita moltissimo) e altri must-see.
Il titolo dell'opera in alto a sinistra e` "Splatted chair" e non puo` che far sorridere pensando all'estate Pisana. In alto a destra si possono ammirare un po' di computer Apple e l'ormai celeberrimo iPod! Sotto a sinistra, alcune sedie improbabili mentre a destra fanno capolino la nostra Vespa e la Smart.


La serata si conclude camminando verso nord su Broadway dove abbiamo incontrato un altro nostro amico violinista, che per una fortunata coincidenza si trovava in tournee negli Stati Uniti e venerdi` sera era proprio proprio a New York.
Gironzolando ancora un po' ci siamo rifugiati a cenare in un pub e poi, vista l'ora tarda e il jetlag che per qualcuno si faceva ancora sentire, siam tornati in albergo.
Una colazione americanissima a base di Pancake e Cheese Cake ci ha saziato fino al momento della mia partenza, alla una (e personalmente ben oltre!)
E rieccomi qui. Con una grandissima voglia di tornare.