Song of the day

5.3.06

Fear the (Big) Apple!

Eccomi di ritorno dalla Toccata e Fuga nella Grande Mela. New York City e` veramente una meraviglia e vale tutte le ore di viaggio che ci vogliono per arrivarci.

Sveglia all'alba! Bus, Metro e voila`: eccomi alla Union Station di Washington con il sole ancora basso basso che entra di taglio dalle enormi vetrate e si diffonde sulle volte a botte dorate di uno stile piuttosto pomposo ma dopotutto piuttosto gradevole. La Union Station e` la stazione dei treni, mezzo di trasporto dalle tariffe proibitive e nemmeno troppo conveniente dal punto di vista della velocita`.. La sagoma del Capitol incorniciata dalle arcate della stazione saluta chi arriva e chi se ne parte come me per raggiungere il terminal dei bus, i mitici Greyhound.
Dopo quattro ore di sonno sballottato su e giu` per Maryland, Delaware, Pennsylvania e New Jersey la sveglia e` cantata dagli aerei che passano sopra l'autostrada per atterrare a Newark. E nonostante tutto e` un risveglio piacevole, perche' laggiu` all'orizzonte attraverso i vetri impolverati sta sorgendo lo skyline piu` famoso del mondo
Pochi minuti ancora per attraversare l'Hudson attraverso il Lincoln Tunnel e ci si ritrova in pieno centro a Manhattan. Usciti dalla Port Authority si compare sulla 8th Ave, all'altezza di Times Square e del Chrysler Building che si riesce a vedere anche se sta dall'altro lato di Manhattan.
Qui incontro Francesco, che non vedevo dal giorno del mio diploma, quel giorno di ottobre dell'anno scorso. In un baleno ci si ritrova a Broadway, la strada che taglia trasversalmente Manhattan, nota per i numerosi teatri di musical e per essere una delle strade piu` colorate di tutto il pianeta.
Pochi minuti di camminata ci portano in quinta strada all'altezza di St. Patrick, la cattedrale cattolica di New York. Cio` che balza agli occhi istantaneamente e` il curioso accostamento tra la bandiera a stelle e strisce e la bandiera gialla e bianca del Vaticano, orgogliosamente esposte sulla facciata e anche all'interno, nella navata centrale. God bless America!
Alle quattro si aprono le porte del MoMA (Museum of Modern Art) per una serata gratuita.. quindi siamo andati a farci un giro in mezzo a quella che oggi viene considerata arte.
Il piano terra e` una catasta di arte contemporanea. Alcune delle opere sono davvero ridicole, altre completamente incomprensibili. Comunque sia l'atteggiamento generale del pubblico e` quello di una sana e nemmeno troppo ben celata ironia. I piani piu` interessanti sono quelli dedicati al design e all'arte del '900 con svariati quadri di Picasso, Kandinsky, Mondrian, il celebre squarcio di Fontana (la tela oramai e` ingiallita moltissimo) e altri must-see.
Il titolo dell'opera in alto a sinistra e` "Splatted chair" e non puo` che far sorridere pensando all'estate Pisana. In alto a destra si possono ammirare un po' di computer Apple e l'ormai celeberrimo iPod! Sotto a sinistra, alcune sedie improbabili mentre a destra fanno capolino la nostra Vespa e la Smart.
Terminato il giro presso il museo il sole e` sceso e la notte di Manhattan e` tutta per noi.
Assolutamente incredibile e` raggiungere Times Square. La luce dei display pubblicitari e` potentissima e illumina davvero a giorno Broadway





I grandi maxischermi continuano a mandare filmati ed animazioni pubblicitarie, e lo spettacolo e` davvero coloratissimo; da notare la limo rosa e la quantita` spettacolare di gente che camminava in giro con 18 gradi Farenheit (che circa circa sono sette gradi sottozero).

Il vento soffiava fortissimo, soprattutto (naturalmente) agli angoli delle strade dove i poveri pedoni dovevano attendere il verde dei semafori. Ma proprio all'altezza di Times Square, guardando verso Est si intravede la guglia di uno dei grattacieli piu` famosi di Manhattan, il Chrysler Building. Anche da lontano e` davvero spettacolare ma vale davvero la pena di camminare ancora un po' per raggiungere Lexington Avenue e arrivarne ai piedi.



La serata si conclude camminando verso nord su Broadway dove abbiamo incontrato un altro nostro amico violinista, che per una fortunata coincidenza si trovava in tournee negli Stati Uniti e venerdi` sera era proprio proprio a New York.
Ed eccoci qui tutti e tre di fronte al Metropolitan Opera House di New York (si si lo so che e` proprio scura ma non ci si poteva fare granche')

Gironzolando ancora un po' ci siamo rifugiati a cenare in un pub e poi, vista l'ora tarda e il jetlag che per qualcuno si faceva ancora sentire, siam tornati in albergo.

La mattina del sabato e` passata via in un soffio con un giro per la Fifth Avenue passando per il Rockfeller Center e ammirando le improbabili auto che circolavano per la strada piu` nota di Manhattan
Una colazione americanissima a base di Pancake e Cheese Cake ci ha saziato fino al momento della mia partenza, alla una (e personalmente ben oltre!)
Giusto il tempo di scattare qualche altra fotografia e poi un abbraccio e via!
E rieccomi qui. Con una grandissima voglia di tornare.

Manitu` benedica l'America

Jacopo

5 comments:

Redentore said...

Che figata New York!!

Anonymous said...

Proprio bello! Sarei molto curioso di vedere il moma, piu' che altor per cercare qualche troiata che ci ha fatto disegnare la carnio :D

Jacopo said...

E invece ho trovato la sedia di Rietveld, cosa che se non erro ci fece disegnare la Aliseo.. (e se non erro pure mi diede 3/4 quella grandissima p... )
Solo non ho avuto voglia di postare la foto...

J

PS: Ganzo che abbiate risposto quasi insieme a 8 fusi orari di distanza ;)

Hayao said...

sara' telepatia :D

Redentore said...

Vuol dire che qualcuno ha commentato molto tardi la sera, mentre dall'altra parte, qualcuno commentava presto nel pomeriggio... :)))