Questo e` il centotrentasettesimo post. Neanche a farlo apposta e` uno dei post piu` memorabili della storia di questo blog. Oggi alla Roy Thomson Hall, l'auditorium dei concerti qui a Toronto, con vista a picco sulla torre, si esibiva (purtroppo solo come direttore) Itzhak Perlman. Per chi non lo conosce, si tratta di uno dei grandissimi violinisti virtuosi viventi, costretto dalla poliomielite ad aggrapparsi alle stampelle per camminare e alla sedia per suonare. Vederlo arrancare sulle grucce e arrampicarsi sulla pedana nel silenzio della sala mi ha fatto una certa impressione. Soprattutto ricordando la potenza che questa persona riesce a scaricare sulle quattro corde. Alla fine speravo davvero che si abbandonasse a un bis al violino, ma purtroppo la mia speranza e` risultata vana. Pero`...
Mica potevo farmelo scappare. E un'ora di attesa all'uscita di servizio a qualcosa e` servita.. Dopo essere stato assicurato piu` volte che sarebbe uscito presto, la sua voce bassa ha preso a rimbombare nei corridoi e poi la porta si e` aperta.

Due parole, una calorosa stretta di mano, "Ah but you are a violinist". Certo.. dire a Perlman che faccio matematica e che il violino e` un po' (tanto) il mio mondo perduto forse non era una buona idea. Quindi godiamoci pure questi piccoli momenti di gloria e i suoi auguri per il mio futuro..

Ma la giornata e` pure stata segnata da un altro incontro eccellente. Ok.. ok.. senza sperticarmi in paragoni improbabili... ma sono certo che qualcuno di voi scommetto che gia` ha capito di chi sto parlando. Durante l'intermezzo, vagando per la hall circolare dell'auditorium satura dei capelli bianchi del tipico pubblico di un concerto delle due del pomeriggio, mi sono imbattuto in un personaggio singolare, dall'aria vagamente familiare...
- Are you.. Jeremy?
- Hey yeah.. I.. I.. this was the last place I expected somebody to recognize me.
- Well, this is actually the last place I expected to find
you.
Due chiacchere in allegria con lui e la sua ragazza, e naturalmente una foto per gli onori del blog..

Toronto e` veramente un posto incredibile. Peraltro la primavera e` gia` passata e oggi siamo in estate inoltrata, sono 32 gradi, un umidita` mostruosa e non si riesce a respirare.
Pinche clima!Concludo questo post dandovi una spero gradita notizia. Il cinque giugno i miei baci sfioreranno il cemento del Marco Polo. I Pisani dovranno aspettare la domenica sera.
A Presto!
Jacopo