Song of the day

5.3.09

Il mese dei compleanni [parte II]

È la volta del compleanno di Filippo, auguroni!!

Jacopo

P.S. Il post di Memoirs of a Grader è procastinato causa impegni lavorativi, ma entrerà presto in cantiere.

4.3.09

Il mese dei compleanni [parte 1]

Tanti tanti auguri all'esule Nipponico! Sto ponderando di confezionare un nuovo episodio di Memoirs of a grader per l'occasione, chissà se trovo il tempo...

Jacopo

6.2.09

Fear the Crisis

Mentre in Italia un folle in delirio di onnipotenza minaccia di cambiare la Costituzione sulla base di quella che lui stesso definisce "la mia posizione [...] sul fronte della mia personale coscienza", dall'altro lato dell'oceano i tempi neanche sono particolarmente felici, per lo più a causa di quella crisi finanziaria di cui forse avrete sentito parlare anche voi.
La Crisi (forse, a questo punto ha senso usare il maiuscolo) in effetti ha toccato pure College Park; lo scorso novembre ci hanno prontamente comunicato un blocco totale delle assunzioni per l'anno accademico in corso, (hire freeze) e in dicembre è arrivata una email dal presidente che ci comunicava come, dovendo ridurre le spese annuali per più di sei milioni di dollari, sarebbe stato richiesto un certo numero di "giorni di vacanza obbligatoria non retribuiti" a seconda del reddito percepito. La lettera è efficacemente riassunta in questa vignetta e le sue conseguenze in quest'altra.
Ogni volta che vado al lavoro però mi faccio sempre, immancabilmente, la stessa domanda...
Ho capito che il petrolio è sotto i quaranta dollari al barile... ma è proprio proprio strettamente necessario che nel mio ufficio ci siano ventisei gradi?! Siamo assolutamente sicuri che non vi possiate permettere di assumerlo un tecnico che ci aggiusti quel cesso di termostato a molla che ci ritroviamo?

Manitù benedica l'America.

Jacopo

Update: durante il fine settimana, complici le temperature tropicali, la temperatura dell'ufficio ha segnato la massima di 28.1 gradi.

31.1.09

The white house

Mi riferisco, naturalmente, a casa mia, imbiancata dalla neve dei giorni scorsi. In effetti il colpo d'occhio non è particolarmente stupefacente, ma tutto questo bianco fa comunque la sua figura da queste parti.

Mi riservo di raccontare dell'altra Casa Bianca a tempo debito, quando avrò raccolto abbastanza foto per condire il tutto. Nel frattempo posso però illuminare la vostra giornata mostrandovi questo simpatico gadget, che ho trovato al supermercato in sconto a nove dollari e novantanove.
La foto è troppo piccola per poterlo leggere, ma sulla scatola c'è scritto
- An action figure we can believe in.

Manitù benedica l'America (sic).

Jacopo

10.12.08

One size fits all

Curioso ordinare per posta una scheda di memoria grande circa quanto l'unghia del mignolo per vedersi recapitare a casa una busta (per giunta gialla) che quasi non entra nella cassetta delle lettere.

E la chiamano smart mail...

Manitu` benedica l'America

Jacopo

19.11.08

Memoirs of a grader [parte I]

Ricomincia una rubrica che sembra gradita a molti, e che per me e` un po' una valvola di sfogo dopo una serata intera passata con una penna rossa in mano.

DISCLAIMER: Questo post e` opera di fantasia,
ogni riferimento o fatti o persone realmente esistenti
e` da ritenersi assolutamente casuale.


Io sono un grader...
ed essendo un grader sono sempre, costantemente incazzato come una bestia.

Venerdi`, ore cinque del pomeriggio. Ormai fa quasi buio e ti vien voglia di tornare a casa. Allora metti via il computer, indossi la giacca, e esci dall'ufficio, gia` pronto a infilarti le pantofole per il fine settimana... Prima pero`.. bisogna passare al primo piano a controllare la posta, per recuperare la busta.
Si, perche' dovete sapere che il venerdi`, verso sera, come per un'antica maledizione indiana, ti compare nella cassetta delle lettere una busta gialla... una grassa, gonfia, ingombrante, fottutissima busta gialla, che spenzola per piu` di meta` fuori dalla cassetta delle lettere. Sospiri, ti ci avvicini e scopri che questa settimana -che culo- da quanto e` piena nemmeno si riesce a chiudere.
Eccheccazzo...

La pila di fogli invade disordinatamente la scrivania. E allora inizi a metterli in ordine alfabetico.. e ormai li conosci tutti questi maledetti. E lo sai che fanno di tutto per farti imbestialire.. eccolo qui, il Pedante, quello che scrive tutto tutto tutto, che cita i teoremi del libro con numero pagina e paragrafo, con la sua scrittura minuta a matita 4H, che non si vede un cazzo neanche leggendo in controluce.
E poi eccone un altro, il Creativo, quello che usa i fogli gialli, che fa gli esercizi in ordine inverso e trova sempre, puntualmente dimostrazioni alternative. Peccato che altrettanto puntualmente risultino esser delle stronzate di proporzioni colossali.
E poi e poi ecco il Logorroico: quello che consegna un bloc notes al posto di tre fogli; quello che per dimostrare che due piu due fa quattro parte da Adamo ed Eva, ti racconta della caduta dell'Impero Romano, passa attraverso le due guerre mondiali e poi, dopo aver riempito tre fottute pagine per un esercizio da cinque righe.. si dimentica di rispondere a un punto del problema.
Ma dov'e` il mio preferito? vuoi vedere che... ma no eccolo! Lo Stronzetto. Trattasi del supremum delle teste di cazzo, la punta di diamante dei miei studenti. Quello che ha uno strong background in tutto e poi ti scazza la derivata dell'esponenziale. Quello che scrive un suo commento a ogni esercizio: "Questo era noioso, il libro non dovrebbe dare l'hint". Ma la vera perla, quello che mi ha fatto veramente incazzare e` stata la seguente dimostrazione di un teorema. Cito testualmente:
Oh, dai. Io l'ho gia` fatto tante volte e tu l'hai gia` visto tante volte.
Punto.

---Punto?!

Io, che non sono Gesu' Cristo, non so dire "chi e` senza peccato scagli la prima pietra".
Io dico "Voi potete andare... a lui ci penso io personalmente"


--continua--

5.11.08

Election Day [parte II]

Il mondo oggi sorride all'America, basta sfogliare i siti di informazione sparpagliati nel mondo, tutti parlano di momento storico, di trionfo, di sogno, di rivincita dell'intelligenza. I media americani parlano di un giorno fondamentale nella storia degli Stati Uniti e propongono a ciclo continuo stralci del discorso di ieri a Chicago mostrando le lacrime della folla e le bandiere che sventolano. C'e` in generale molta emozione e una punta di orgoglio per aver mostrato il mondo di aver abbattuto la barriera della razza e del pregiudizio. C'e` molta voglia di dimenticare Bush, che rimarra` alla Casa Bianca ancora per un paio di mesi e che ha sicuramente involontariamente e decisivamente aiutato Obama durante queste elezioni; c'e` molta voglia di fare paragoni con figure importanti nella storia Americana come Kennedy e King, ma visto com'e` andata a finire con loro io mi sbarazzerei in fretta di queste visioni. Un paio di curiosita` e di numeri: Obama ha ottenuto il 66% dei voti degli under 29, il 69% dei "first time voters" e forse piu` interessante il 71% dei voti di coloro che abitano in citta` contro il 45% delle aree rurali (date un'occhiata al nytimes e alla pagina del repubblicanerrimo Texas, le zone blu isolate sono intorno a Houston, Austin, San Antonio... lo trovo davvero curioso).
Parlando di vicino a casa mia, nel Maryland Obama ha preso il 61%; nella mia contea un 89%, mentre a Washington DC ha preso uno smodato 93%. Il voto di colore decisamente qui si fa sentire.

Per quanto mi riguarda piu` direttamente, di storica per ora c'e` solo la immane seccatura di correggere i compiti di analisi di questi caproni dei miei studenti, e mi sembra ora piu` che appropriato salutarvi ancora una volta dicendo...

Manitu` benedica l'America.

Jacopo