Song of the day

5.11.08

Election Day [parte II]

Il mondo oggi sorride all'America, basta sfogliare i siti di informazione sparpagliati nel mondo, tutti parlano di momento storico, di trionfo, di sogno, di rivincita dell'intelligenza. I media americani parlano di un giorno fondamentale nella storia degli Stati Uniti e propongono a ciclo continuo stralci del discorso di ieri a Chicago mostrando le lacrime della folla e le bandiere che sventolano. C'e` in generale molta emozione e una punta di orgoglio per aver mostrato il mondo di aver abbattuto la barriera della razza e del pregiudizio. C'e` molta voglia di dimenticare Bush, che rimarra` alla Casa Bianca ancora per un paio di mesi e che ha sicuramente involontariamente e decisivamente aiutato Obama durante queste elezioni; c'e` molta voglia di fare paragoni con figure importanti nella storia Americana come Kennedy e King, ma visto com'e` andata a finire con loro io mi sbarazzerei in fretta di queste visioni. Un paio di curiosita` e di numeri: Obama ha ottenuto il 66% dei voti degli under 29, il 69% dei "first time voters" e forse piu` interessante il 71% dei voti di coloro che abitano in citta` contro il 45% delle aree rurali (date un'occhiata al nytimes e alla pagina del repubblicanerrimo Texas, le zone blu isolate sono intorno a Houston, Austin, San Antonio... lo trovo davvero curioso).
Parlando di vicino a casa mia, nel Maryland Obama ha preso il 61%; nella mia contea un 89%, mentre a Washington DC ha preso uno smodato 93%. Il voto di colore decisamente qui si fa sentire.

Per quanto mi riguarda piu` direttamente, di storica per ora c'e` solo la immane seccatura di correggere i compiti di analisi di questi caproni dei miei studenti, e mi sembra ora piu` che appropriato salutarvi ancora una volta dicendo...

Manitu` benedica l'America.

Jacopo

No comments: