Song of the day

16.12.07

Panettone Marylander [parte II]

Non me ne vorra` mia cognata, ma anche questo qui come parto non scherza. Siamo ben al di la` del chilo, profuma di uvette e di canditi ed e` peggio sofficioso proprio. E dopo tre giorni di lavoro finalmente ci si puo` dire buon Natale!E visto che questa e` una casa di classe, il taglio e` stato accompagnato dal Concerto per la notte di Natale di Corelli, uno a zero contro le Christmas Carol di Starbucks. Faccio notare le dimensioni; a pietra di paragone abbiamo posto la zucca DelPunci, gia` protagonista delle serate pre-halloween. La consistenza e` ottima, le uvette e i canditi riempiono il giusto; manca un po' di zucchero, ma non e` del tutto colpa delle dosi... A differenza della torre di Pisa, che pur storta rimane in piedi da 700 anni, questo bischero mi ha preso a pendere da un lato durante la lievitazione e poi mi si e` miseramente rovesciato, complice lo stampo pericolante. La pentola della pasta e` stata improvvisata stampo d'emergenza, ma la lievitazione dell'impasto ha dovuto riprendere quasi da capo e lo zucchero si e` consumato nel processo. Poco male comunque, i miei amici qui hanno gradito ed e` quel che conta.

Per il resto qui si iniziano a fare le valige, che dopodomani si parte; di bucato da stirare ce n'e` tanto, di cose da portarvi pure.

Manitu` benedica l'America

Jacopo

3 comments:

Anonymous said...

complimenti!...e a quando il pandoro? Benchè il Campo dica che i veri intenditori amano il panettone io non sopporto tutta quell'uvetta..e poi tu non sei veneto?
Theozza

Hayao said...

Bravo veccio, sembra proprio buono!

Anonymous said...

deh 'na sega... Luca